Roma – La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) festeggia il buon esito dell’operazione denominata ‘Scherza coi fanti’ convocando una conferenza stampa: “Abbiamo stilato una vera e propria mappa del crimine”, ha annunciato il capo coordinatore dell’indagine che ha visto coinvolti oltre 100 uomini del nucleo ed altrettanti esterni e grazie alla quale sono state individuate le abitazioni di centinaia di boss e di membri di spicco dei clan. Un’operzione senza precedenti, un Tuttocittà della mafia unico al mondo. “L’intero territorio italiano è stato definitivamente mappato grazie al lavoro congiunto di agenti, informatici e chierichetti, d’ora in avanti sarà anche più facile intervenire e monitorare le eventuali attività criminali”.
Lo screening del territorio, durato 8 anni, ha visto all’opera per la prima volta dei droni a forma di santo da processione forniti da un’azienda italiana leader del settore che in passato ha creato droni di personaggi televisivi come Gianni Sperti e star del calibro di Keith Richards. Sempre durante la conferenza stampa sono emerse le difficoltà e gli sforzi per il raggiungimento di questo risultato: “L’esposizione mediatica dopo i fatti di Oppido Marmetina – e complice un servizio de ‘Le Iene’ – ha messo più volte a repentaglio la riuscita dell’intera l’operazione, ma fortunatamente l’allarme è rientrato non appena si è trattato di parlare di rapporti tra chiesa e malavita organizzata e non di fedeli trogloditi che minacciano cameramen. Tv e giornali italiani hanno capito la delicatezza della situazione e senza nemmeno chiederlo hanno subito smesso di parlare di mafia”.
Vittorio Lattanzi
da un’idea di Marco Vesperini