ROMA – È una mobilitazione senza precedenti quella che il popolo italiano sta portando avanti in questi ultimi giorni in favore della pace. Ieri mattina più di 12 milioni di persone sono scese in tutte le piazze d’Italia per chiedere ai “Potenti del mondo” lo stop del conflitto in Ucraina.
Le straordinarie manifestazioni si sono svolte senza incidenti: giovani, famiglie e anziani hanno sfilato pacificamente per le strade vestiti con abiti colorati, mentre palleggiavano indossando ghirlande e corone di fiori in testa e cantando “Imagine” di John Lennon ,“9 luglio 2006“ dei Finley e “Ollellè, ollallà, faccela vedè, faccela toccà“.
Da Bolzano a Ragusa, da Milano a Roma, da Novate Mezzola a Terranova Sappo Minulio, fiumi di persone si sono riversate per le vie di ogni centro abitato. “Noi italiani non abbiamo dimenticato la storia e le immani tragedie che in passato abbiamo vissuto – dichiara Yuli Gano, uno dei principali animatori della manifestazione a Milano – un allargamento della guerra e l’uso di ordigni nucleari potrebbe portarci a rivivere il dramma di due anni fa, quando il campionato di calcio di serie A venne sospeso per ben 3 mesi, a causa della pandemia”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Franco Sfegatato, che a Roma ha organizzato un corteo di oltre un milione di persone: “Chiediamo al mondo intero che si arrivi a un cessate il fuoco, almeno fino al 22 maggio 2022, e la creazione di corridoi umanitari per salvare le restanti giornate del campionato”.
L’onda sembra aver superato i confini nazionali e molti altri paesi europei si sono uniti alla lotta, in buona parte grazie a storiche organizzazioni pacifiste come gli Hooligans inglesi, le Tigri di Arkan serbe e i neonazisti del FC Ostelbien Dornburg in Germania.
Di fronte a tale mobilitazione, la politica non poteva restare a guardare. Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha assicurato che “il governo sta compiendo ogni sforzo per arrivare ad un cessate il fuoco in Ucraina e per evitare che gli scontri si estendano anche ai paesi confinanti come il Portogallo e la penisola di Nuova Zelanda”.
Anche i leader di partito hanno subito colto la palla al balzo. Per Matteo Salvini il rischio per il campionato di calcio è concreto e va scongiurato ad ogni costo: “Come Lega-Nord-Salvini Premier-Migranti Merda siamo stati sempre sensibili ai temi umanitari. Già prima della guerra russo-ucraina avevamo avviato una raccolta fondi in favore dei palloni sgonfi di tutto il mondo”.
Dall’opposizione, Giorgia Meloni fa sapere che “Fratelli d’Italia voterà con la maggioranza ogni proposta che possa aiutare il dialogo e la pace, a patto che si chiudano i confini italiani ai migranti, non si legalizzi l’adozione di bambini da parte di coppie gay, si riconosca il cattolicesimo come religione di stato, si chiudano i confini italiani ai migranti, si proibisca qualunque derivato della canapa, ma soprattutto si chiudano i confini italiani ai migranti”.
Gianni Zoccheddu