Ovunque (TV) – La guerra in Ucraina sta portando morte e devastazione ai confini dell’Europa, ma in Italia una delle sue conseguenze più terribili, peggiore dei rincari del carburante, è l’imperversare nei talk show di Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla sicurezza internazionale e professore associato alla Luiss di Roma.
Orsini è entrato a buon diritto nell’esclusivo club SE ME LAVO (SEmpre MEglio che LAVOrare), il gruppo di personaggi televisi in servizio permanente effettivo che hanno trovato il modo di sbarcare il lunario sparando cazzate su ogni aspetto dello scibile umano dal pulpito delle trasmissioni che li ospitano incessantemente. Orsini si va ad aggiungere a colleghi come Vittorio Sgarbi, Alessandro Meluzzi, Massimo Cacciari, Carlo Freccero, Alessandro Di Battista e Mauro Corona – presidente onorario del club, visto che il nome è dubitativo riguardo all’igiene personale.
Orsini e i suoi compagni di merende TV amano definirsi portatori di verità scomode, valorosi oppositori del pensiero unico, censurati dai media di regime, e denunciano l’ostracismo verso le loro posizioni dalle poltrone di Carta Bianca, Porta a Porta, Agorà, Di Martedì, Piazzapulita, Non è l’Arena, Uno Mattina, Linea Verde, Amici Animali, L’albero azzurro, Medicina 33, per citare solo alcune delle trasmissioni che li ospitano in una giornata tipo. I seguaci di Orsini, come novelli carbonari, per ascoltare la voce del loro beniamino sono costretti a compiere una serie di gesti clandestini e complicatissimi: accendere la televisione a qualunque ora del giorno e della notte.
L’ultimo pensiero fuori dal coro che non rifugge la complessità l’hanno potuto ascoltare a Cartabianca: “Un bambino anche in una dittatura può essere felice”. Invitato dalla Commissione DuFre (Dubbi e Fregnacce) – nata su iniziativa di Freccero, Cacciari e Mattei per protestare contro la dittatura sanitaria attuata in Italia da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19, e ora in prima linea nel contestare la reazione dell’Occidente alla dittatura non tanto sanitaria di Vladimir Putin – Orsini ha avuto modo di elaborare il suo pensiero: “In una dittatura i più felici in assoluto sono proprio i dittatori, perché in fondo sono come bambini. Non hanno perso l’innocenza, non hanno rinnegato il fanciullino dentro di loro, non si sono rassegnati al pensiero unico della democrazia ma aspirano al dominio del mondo in modo ingenuo e disinteressato. Noi dobbiamo solo ammirare la loro brama di potere non contaminata dalle convenzioni del grigio mondo degli adulti, non tarpare loro le ali col nostro conformismo.”
Vista la popolarità del personaggio, un nostro redattore si è infiltrato per alcune settimane nel gruppo Le bimbe di Orsini per carpire qualche segreto sul biondo professore e ci ha fornito alcuni scoop esclusivi:
Orsini si è aggiudicato la collezione di magliette col volto di Putin di Matteo Salvini quando il leader della Lega ha deciso di disfarsene dopo la figura di merda in mondovisione rimediata in Polonia.
Orsini ha partecipato a numerosi tornei di Risiko, venendo immancabilmente eliminato al primo giro.
Per sentirsi più dotato Orsini indossa solo mutande di due misure più piccole della sua taglia ideale: per questo quando parla sembra sempre che qualcuno gli stia strizzando i coglioni.
Andrea Michielotto