MEMBRATE DI SOTTO (Milano) – Si sarebbe trattato di una tragica fatalità. Durante una festa privata, il DJ ha lasciato andare un’intera playlist di Lenny Kravitz: tutti i successi della rockstar americana sono riecheggiati per una mezz’oretta buona nell’appartamento di L. I., 22 anni, che aveva organizzato l’amena serata nella sua abitazione.
Gli effetti non hanno tardato a manifestarsi. Secondo i referti medici, il medley ha causato la fecondazione – da classificare come “assistita” – di 25 donne di età varie (alcune non più in età fertile).
Tragedia evitabile? Sembra di sì, data la notoria potenza procreatrice della voce dell’artista statunitense che continua a fecondare a distanza incaute ascoltatrici amanti della musica “RUOCK”.
E in passato non sono mancate gravidanze scaturite dalla semplice visione delle sue foto e dall’unanime constatazione che Lenny Kravitz, pur alla soglia dei 60 anni, sia un figone assoluto della madonna santissima, un supermanzo, ma che dico manzo, un vero e proprio kobe giapponese però newyorkese con degli addominali giganti e torniti, intendiamo un set di imponenti pezzi di muscolo, un vero six pack d’acciaio lavorato a mano da mastri artigiani esperti e sapienti (NDR: chiediamo scusa per la terminologia tecnica).
Gli inquirenti hanno aperto un’indagine sulle responsabilità personali del disc jockey, il 32enne italo-lombardo-inglese Calvin Hobbes, che si è giustificato: “Ho dovuto assentarmi un attimo per andare in bagno a tirare”. Ma le tradizioni locali dell’hinterland milanese non possono scagionarlo per il suo gesto avventato dalle conseguenze irreparabili (almeno in alcuni Stati come Malta e Polonia).
L’episodio, per quanto increscioso, non è esente da precedenti: salì alla ribalta delle cronache un party organizzato da un locale nella provincia di Firenze in cui il DJ passò incautamente due pezzi di fila di Mario Biondi. Le conseguenze: 7 ragazze incinte e il parziale cedimento strutturale di un vicino campanile del Trecento.
Le indagini chiariranno i risvolti penali della vicenda. Per ora restano le dure parole del medico legale: “Considerati i precedenti, è stato solo per mera fortuna che non si siano registrate gravidanze anche tra gli avventori maschili”.
Giuseppe Vuolo