ROMA – “La tua firma per l’8×1000 alla Chiesa Cattolica, non è mai solo una firma, è di più, molto di più”. Potrebbe essere l’ultimo anno fiscale in cui la Chiesa Cattolica realizza i suoi toccanti spot per mettere le grinfie sull’8×1000 dei contribuenti che ci cascano. Spot in cui, per esempio, coi lucciconi agli occhi vediamo un misero senzatetto che riceve in dono una coperta per difendersi dal freddo, che però non è solo un umile plaid. Ma è “di più, molto di più: è amicizia”; oppure notiamo “lo sguardo di Massimo verso i malati di Alzheimer”, e scopriamo che per lui questo lavoro non è solo un lavoro, ma è “di più, molto di più: è una missione”. Stando alle parole del presbitero Juan Antonio Guerrero Alves Pizarro, Segretario per l’economia del Vaticano, dall’anno prossimo il capitolo di spesa del marketing 8×1000 potrebbe essere espunto dal bilancio. E, senza quella spesa, la Chiesa magari non avrà più bisogno di chiedere l’8×1000. Padre Pizarro, che è di origini spagnole ma parla singolarmente bene l’italiano, ci ha concesso un’intervista in esclusiva.
Padre, allora la decisione è ufficiale? Rinunciate agli spot per l’8×1000?
“Ma lo sa lei quanto ci costa ognuno di quegli spot? Faccia ‘na stima, così, a ca**o nel c**o d’una vergine, dica, spari…. tratteggi ‘na cifra, me la rembranti”
… non so… cinquemila euro?”
“AHAHAHAH. Guardi, le risponderò col nostro slogan: DE PIU’, MOLTO DE PIU’. Lo sa quanto ha voluto A******, per fingere di essere il barbone con l’impermeabile giallo che riceve una coperta dai due volontari? Duemila+IVA a posa, e quel maledetto non s’è manco messo a dieta prima de fare lo spot! Ma le pare credibile un barbone obeso? Ma porco di quel D** LADRO! E i due volontari, per porta’ quella ca*** di coperta?? 300 euro a cranio. E che stai a porta’, na coperta pisciata o ‘n tappeto Tabriz, e nnamo!”
Ma non mi dirà che il Vaticano ha problemi economici…
“Guardi, ogni anno riceviamo circa un miliardo de euro dall’8×1000. Che riescono a stento a coprire le spese di una batteria di spot. Per esempio, costano un sacco le concessioni pubblicitarie, i diritti a Piovani per quella musichetta der c**** del La Vita è bella (co’ tutto quello che se pija de diritti, ce credo che ‘a vita de Piovani è bella! ahahahah!), i truccatori delle finte rughe ai “poveri che vanno alla Caritas” [fa le virgolette con le dita, ndR] per far capi’ la sofferenza sulla faccia – a proposito, ma lei ce lo sapeva che i poveri c’hanno la sofferenza in faccia? Manco io, e d’altronde chi ca*** l’ha mai visto un povero, e chi s’avvicina a quegli straccioni? Pussa via! Morta*** loro, portano pure sfiga! – Comunque, le stavo a di’: a ‘sto punto ce conviene nun farli proprio più ‘sti spot, così ogni spicciolo ce lo tenemo, non so se me entiende, me capisce, me mariecurisce”
Lei parla in modo molto strano. Ma se non fate spot, non rischiate che la gente poi non scelga più di destinarvi l’8×1000?
“Eh no, caro il mio ingenuotto! Eh no, caro il mio stronzacch**ne! Qui sta l’intuizione che ho avuto quest’anno, ‘na rivelazione che mi ha squassato la prostata-madre. Noi NUN C’AVEMO BISOGNO DE SPOT, noi de spot ce n’avemo uno ogni domenica mattina! E su Raiuno, er primo canale! Noi c’abbiamo un’intera tv tematica, Tv2000!, noi c’avemo ‘na radio che prende anche nel buco del culo di M**** Adi**lfi – e lì è tanto n’anfratto scuro e periglioso, glielo posso assicurare – e c’avemo pure un testimonial eccezionale: il Papa! Il Papa! Basta, pigliare ‘sti quattro attori cani maledetti che fanno i malati, i poveri, i… i… – boh chi altro ce sta de bisognoso al mondo? Vabbè, poi se lo fa dire dalla mia segretaria con le zinne rifatte e lo aggiunge al pezzo – basta co’ tutti sti divi superpagati; noi c’avemo er Papa! Mannamo avanti lui. Basta con tutto ‘sto marketing accessorio e superfluo, inutile, insensato… ‘sto marketing gianlucavacchico, insomma. Mandiamo Bergoglio da Fazio che, che so, tra ‘na troiata e n’antra mezza in latino e mezza in spagnolo ogni tanto ci infila “DATECE LI SORDIIII”, con le mano a megafono, vede, proprio così [mima il gesto] e la gente dona. “Ricordatevi di pregare per me, ricordatemi nelle vostre preghiere… MA SOPRATTUTTO RICORDATEVE DE DACCE LI SORDIIIIiiiIII” [mima di nuovo il gesto, poi sorride]. Lo share va alle stelle. Ma poi, scusame tanto, a chi ca*** lo vorresti dare l’8×1000? Ai BUDDISTI SOKA GAKKAI? Alla CHIESA AVVENTISTA DEL 7° GIORNO? All’UNIONE INDUISTA? Che quelli nun te dicono solo a ca**ata de un solo dio, te dicono a ca**ata de 33 MILIONI de dei! E nun semo mejo noi, a ‘sto punto? Voglio di’ de sì, l’italiano non è così cog*****, e annamo, su.”
Ma, mi scusi se insisto, capisco il ragionamento, ma non potete rischiare di vedere ridotti gli introiti dell’8×1000… sono essenziali per aiutare le persone in difficoltà. Sono destinati ai senzatetto, ai poveri, alle Caritas, le mense dei poveri…
“Che ca**o hai detto? Cosa ca**o hai PROFERITO?? Che è sta ‘storia?? DIO C**E! Aspetta n attimo che mo me sentono [prende il telefono e compone un numero] AHO! So’ Pizarro, eh, senti ‘n po’… che è sta storia che i sordi dell’8×1000 vanno ai POVERI? Vanno a E CARITAS? Eh sì, sì, e caritas e caritas! hai ‘nteso bene… che è ‘sta novità? E che ce mettemo a fa, a beneficenza?? AHO NOI DOVEMO FATTURA’! Chi l’avrebbe autorizzata sta ca**ata, eh? È stato padre ******, vero? Quel fro*ione de testa de *erda de ne***! Già deve ringrazia’ che io ho tenuto ‘a bocca chiusa su quel regazzino paraplegico che se ‘ncu… Che m’hai preso pe’ uno co’ er crocifisso ar collo? Io c’ho ‘a calcolatrice, ar collo, o sai benissimo! Ah, tu nun ne sai niente de ‘sto fatto dei poveri? Semo sicuri, sì? Vabbè, vabbè… tu però da’ ‘na controllato lo stesso, va’, pe’ sicurezza… te saluto. [riaggancia] Amico mio, non so quali siano le sue fonti ma lei è disinformato. Ai poveri nun va manco un centesimo dell’8×1000, come sempre. Nun è mai stato così e così nun sarà mai. La Chiesa ce tiene a certe tradizioni. AHO, DIMME LA VERITA’, ME STAVI A COJONA, EH! M’HAI FATTO PIJA ‘N COLPO, LI MORTACCI TUA! [ride]
Ma allora scusi, cosa ne fate dei soldi dell’8×1000…
“Coca e mignotte”
Grazie a Juan Antonio Guerrero Alves Pizarro per il tempo che ci ha concesso.
Stefano Pisani
