Monte di Venere – Come ben sappiamo, il mondo della moda è costellato di usi e costumi che, a distanza anche di molti anni, tendono a ripetersi. Secondo gli esperti, dunque, l’estate vedrà il ritorno di folti peli pubici fra le gambe delle donne italiane.
La tendenza, già ampiamente confermata dalla deriva dei porno giapponesi, sembra inarrestabile: basta fastidiose cerette che costringono le povere ragazze a decine di ore annuali presso i centri estetici. Si torni dunque all’eleganza del cespuglione, che tanto ha stimolato i maschi della penisola negli anni Settanta e Ottanta.
Il costumologo e mutandologo Eustachio Calzedonia spiega così il precedente abbandono di questa tipica usanza: “Trenta-quarant’anni fa le mutande e i costumi hanno iniziato lentamente a ritirarsi fino all’imposizione del bikini. D’un tratto il vello che sovente faceva capolino fra le cosce delle donne, che a causa dell’esagerato volume non poteva esser costretto negli indumenti intimi, era diventato osceno e disturbante piuttosto che elemento di seduzione”.
Ma, come sopra indicato, questo fenomeno sta per cessare. Per un forte ritorno del porno vintage grazie ai portali hard che si trovano online? No. Secondo molti il reale motivo sarebbe il crescente desiderio delle donne di affermare il loro superamento della fase puberale.
A confermare questa tesi è Gina Canesten, presidentessa del No.Si.Ba.Pe.Di.Me. (Non Siamo Bambine Pedofili Di Merda): “Perchè una vagina glabra, mi chiedo?? Che noia vi darà mai? Per un po’ di roba attaccata alla lingua? E noi allora? Pensate che durante la fellatio non ci finisca qualcosa in gola? Troppo comodo, troppo troppo comodo. Per farci sembrare bambine, ecco perchè. Ma le tette non vi danno fastidio eh! Pedofili di merda!!”.
Staremo a vedere se le previsioni degli esperti saranno confermate con il ritorno di questa moda lanosa. Nel frattempo non ci rimane che aspettare con pazienza che i peli pubici ricrescano.