FILADELFIA – Nuova decisa apertura del Presidente Matteo Renzi ai diritti gay: a margine del convegno “Usare anglicismi a cazzo per sembrare fighi”, l’ex sindaco di Firenze ha annunciato che nel giro di 2 mesi approderà in Parlamento una proposta di legge per introdurre le “unioni omosessuali a tutele crescenti”.
Secondo quanto affermato dal Premier, il provvedimento contemplerebbe un periodo iniziale di 3 anni durante il quale le coppie omosessuali potranno mettere alla prova i rapporti affettivi affrontando insieme discriminazioni provienienti da singoli, gruppi organizzati o parenti di Giovanardi; in tale fase l’equiparazione alle coppie etero sarà solo parziale, ovvero i gay non avranno il diritto di adottare figli o registrare le unioni, ma sarà loro consentito cenare assieme.
Le tutele dovrebbero arrivare già allo scadere dei 3 anni di prova, ma la maggioranza di governo pare non aver ancora raggiunto un accordo al riguardo e lo stesso PD, sorprendentemente, si mostra diviso.
Civati chiede a gran voce che, passati i 36 mesi, le coppie omo abbiano gli stessi diritti di quelle etero: se ciò non dovesse avvenire, secondo sua stessa ammissione, resterebbe nel PD, ma mettendo il broncio. I renziani puntano ad un compromesso che non scontenti né la Chiesa cattolica né la comunità LGBT né Francesca Pascale e l’ala ancora più vicina a Confcommercio preme affinché sia consentito alle coppie gay, fin da subito, fare shopping insieme. I bersaniani, invece, vorrebbero solamente non essere chiamati bersaniani.
Sorprende poi l’inattesa apertura dell’Ncd di Alfano che si è reso disponibile a prendere in considerazione l’idea di concedere alle coppie omosessuali, dopo i 3 anni, la facoltà di fare sesso tra le mura domestiche.