“Agente, non stavo facendo niente di illegale. Stavo solo sparando su una scuola!“
“Sì ma stava superando il limite di velocità“
“Ah, ca**o!“
Washington (Calibro 9) – Questo dialogo è solo l’ultimo di quelli registrati dalle forze dell’ordine da quando il Congresso ha approvato il Car Shooting Speed Limit, ovvero l’obbligo di rispettare un massimo di 60 miglia orarie anche quando si è impegnati in un conflitto a fuoco tra vetture di gang rivali o si stanno regolando vecchie ruggini tra consorti o colleghi di lavoro.
“Questa legge è uno schiaffo in faccia a chi accusa l’America di essere solo una terra da far west“, ha dichiarato soddisfatto il senatore repubblicano dell’Ohio Colt Smithandwesson, mentre con i suoi fratelli metteva a pece e piume un nero reo di aver criticato una canzone di Ted Nugent.
Gli fa eco la deputata dell’Alabama, Remington Lockheed: “Dobbiamo pensare alla salvaguardia e alla salute dei nostri figli e se non impediamo loro di sfrecciare come pazzi mentre si scambiano raffiche di fucili automatici saremmo degli irresponsabili, perciò dico ai quei ragazzi: nessuno vuole impedirvi di comprare armi e di usarle per regolare conti ma vogliatevi bene e fatelo a una velocità più moderata“.
Ora, però, la legge potrebbe andare incontro alla revisione della Corte Suprema, per la quale non poter sparare sopra le 60 miglia orarie violerebbe il Secondo Emendamento: “Sarebbe un precedente pericoloso, non come impedire l’omicidio mentre stai fumando, tutti sanno che se fumi sei automaticamente colpevole“.
Nonostante il non brillantissimo risultato dei suoi candidati alle elezioni di Midterm, il tycoon Donald Trump è comunque pronto ad annunciare la sua candidatura per le prossime presidenziali e ha già anticipato il punto principale del suo programma: “Se mi eleggerete presidente amplierò questa legge e farò sì che, se praticata sotto le 60 miglia orarie, non sarà più punibile nemmeno l’evasione fiscale. Vi giuro, lo farò soprattutto per voi“.
Augusto Rasori
