ROMA – È arrivata, dopo 30 anni, la cattura di Matteo Messina Denaro, grazie a un intervento dei Ros all’esterno di una clinica privata di Palermo. La notizia ha suscitato grande entusiasmo tra le forze politiche di governo, soprattutto perché almeno per oggi non si parlerà della loro incapacità di tagliare le cazzo di accise.
Ma quello che soddisfa maggiormente il governo di destra è il fatto che questo risultato è stato raggiunto grazie all’efficienza della sanità privata: “Visto? Se avesse prenotato in un ospedale pubblico non l’avremmo mai preso”, si è lasciata sfuggire Giorgia Meloni.
Dalle prime notizie trapelate, infatti, Messina Denaro aveva prenotato la stessa visita in una struttura pubblica, ma gli era stato risposto che il primo appuntamento disponibile era per gennaio 2038, un po’ troppo in là per il suo tumore al colon. Dopo una brevissima trattativa Cancro-Mafia, quindi, il boss di Cosa Nostra ha deciso di rischiare e si è presentato in clinica avendo cura di assomigliare il più possibile all’identikit in circolazione da anni.
ll governo Meloni ha già annunciato che presto opererà sensibili tagli alla Sanità per facilitare la cattura dei latitanti ancora in lista d’attesa.
Eddie Settembrini