Roma – Altro grande passo verso la multireligiosità: approvata la legge Balasso che equipara i diritti delle diverse confessioni religiose nei luoghi pubblici, partendo dalla scuola. I fautori della riforma, che partirà con il nuovo anno scolastico, hanno evidenziato le debolezze delle posizioni più vicine alla ‘tradizione’ mettendo in risalto come sia ingiustamente più facile per chi, per così dire, gioca in casa, indirizzare le preghiere direttamente verso la propria entità sovrannaturale di riferimento: ciò, dati alla mano, fa sì che nello studio e, soprattutto, nello schivare interrogazioni gli allievi cristiani siano favoriti rispetto agli studenti musulmani, che, disorientati dalle pareti bianche delle aule, spesso vedono le proprie invocazioni finire a Ibiza invece che a La Mecca. La proposta piace anche al mondo della scuola, come testimonia l’insegnante Nadija: “I credenti di altre fedi, tranne forse animisti e panteisti, sono estremamente penalizzati: la riforma sarà un vantaggio per tutti“.
“Non ci saranno grandi problemi logistici se valorizziamo ciò che già abbiamo” – assicura il ministro proponente – “In una prima fase utilizzeremo tutti i crocifissi a nostra disposizione sostituendo Gesù con le varie divinità, anche se non tutte sono facili da crocifiggere: forse alcune andranno impalate. In seguito, entro il 2018, tutte le aule saranno sempre profumate grazie agli incensi durante le meditazioni, e dotate di un foro sul muro per atei e agnostici, un citofono per i testimoni di Geova, un dio non crocefisso per gli evangelisti, uno specchio per Scientology… Ci aspettiamo qualche difficoltà solo con gli induisti, dato che hanno una divinità per le materie umanistiche, una per le materie scientifiche, una per la musica e una per l’ora di educazione fisica: abbiamo quindi optato in via provvisoria per delle svastiche, che peraltro accontentano anche eventuali buddisti, vegani giainisti e alcuni cristiani del Nordest“.
Presto l’intero Paese potrà risentire delle benefiche ripercussioni della riforma, ad iniziare dalla lenta macchina della giustizia che sarà alleggerita delle centinaia di ricorsi ed appelli fondati su sentenze italiane ed europee; inoltre si portanno ridurre le spese per la sicurezza e la manutenzione degli edifici grazie proprio a questo ‘The Avengers‘ di divinità, senza dimenticare i vantaggi che tutti potranno sperimentare nel quotidiano: si pensi solo a chi prega di trovare un impiegato veloce alle Poste o un impiegato qualsiasi al Catasto, o a chi in Tribunale fa voti per una sentenza favorevole, o ad un malato in ospedale che potrà indirizzare suppliche contemporaneamente ad un intero Pantheon.
La soluzione proposta dal ministro, che con orgoglio dà il suo nome alla legge, metterebbe a tacere una volta per tutte innumerevoli e prolisse dispute arrivate addirittura fino a Strasburgo e Bruxelles. Particolarmente significativo e apprezzato è il fatto che partirà dalla scuola, ovvero dal nostro futuro: è proprio questa la chiave della rivoluzione fantasy che cambierà il corso della storia.