Pro (Vercelli) – “La vagina è un bel posto ma non ci vivrei” diceva un vecchio saggio ma in tempi di crisi le storie di immigrati clandestini che occupano le abitazioni altrui tornano prepotentemente sulla scena come Fabrizio Frizzi quando non c’è Carlo Conti, eppure questa storia riguarda l’italianissimo Graziano Pulici ed è senza precedenti.
Lasciato dalla compagna nel luglio ’94 perchè sosteneva che bisognava ricordarsi anche dei rigori sbagliati da Baresi e Massaro, l’uomo, nullatenente, ha girovagato qua e là senza fissa dimora per diversi mesi, fino a stabilirsi nell’utero di Isotta Cicogna, giovane pittrice disoccupata, famosa in paese per aver affrescato i muri della chiesa col solo uso del ginocchio sinistro.
Una mattina come le altre, infatti, la ragazza si è svegliata stranamente appesantita. La situazione è degenerata velocemente quando, tentando di fare pipì, ha sentito delle grida provenire dalla sua vagina: “Porca troia, mi bagni le scarpe!“.
Dopo anni, a nulla sono valsi i tentativi di sfrattare il coinquilino abusivo del suo corpo: “Ogni tanto vengono i carabinieri a tirarlo fuori, magari dopo mesi che li chiamo. Poi niente, tempo due giorni ed entra di nuovo dentro. Mi pagasse almeno l’affitto”.
Ma l’uomo non avrebbe alcuna intenzione di farlo: “Quel posto era disabitato da anni prima che ci entrassi io! – tuona Graziano – E non sapete quanto tempo mi ci è voluto per rimetterlo in sesto dopo aver tolto le ragnatele, fra mobili e imbiancatura. Ho persino montato una cucina Ikea vicino all’ovaia sinistra, un chicchino. E non parliamo della fatica per mandar via quell’insopportabile odore di pesce che pervadeva tutte le stanze. Ho rimesso a nuovo una catapecchia e vuole pure che le paghi l’affitto? Sono io che sto invece ancora aspettando le detrazioni per la ristrutturazione!”.
Dopo vent’anni le cose sembrano lontane dall’essere risolte: “La giurisprudenza italiana ha ancora diverse lacune sulla questione dell’occupazione abusiva di uteri – spiega l’avvocato Menga – anche perchè questo è l’unico caso fin’ora accertato”.
E mentre il governo italiano medita se qui sia in ballo l’Imu, la Tasi o la Tari, il Vaticano ha posto il veto all’espulsione di Graziano, almeno finchè non sarà chiaro se questa possa rientrare o meno nella definizione di “aborto”.
Chiorbaciov