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“Istiga al fumo”. ‘La piccola fiammiferaia’ diventa ‘La piccola venditrice di sigarette elettroniche’

COPENAGHEN – Dopo l’operazione effettuata dalla casa editrice Puffin, che ha rimesso mano ai libri di Roald Dahl eliminando i termini considerati scorretti, a cadere sotto la scure della censura ora sono le opere di un altro grande autore per ragazzi, il danese Hans Christian Andersen. La casa editrice incaricata della ristampa delle sue celebri fiabe, infatti, ha deciso di adeguarsi al nuovo corso del politicamente corretto e ha apportato delle piccole ma significative modifiche: La principessa sul pisello, per esempio – per eliminare definitivamente qualsiasi ambiguità e impedire le risatine dei bambini – è diventata La principessa sul legume verde. Il brutto anatroccolo è stato, invece, cambiato in L’interessante anatroccolo.

Ma a far discutere è la nuova versione de La piccola fiammiferaia che, per togliere qualsiasi riferimento al fumo di sigarette, è diventata La piccola venditrice di sigarette elettroniche. “Ormai conosciamo i danni provocati dal fumo – ha dichiarato il direttore della casa editrice – è inaccettabile che i bambini leggano una fiaba in cui si invita chiaramente ad acquistare fiammiferi che potrebbero essere usati per accendere le sigarette. È preferibile che venda i prodotti per lo svapo, che al momento non è provato che causino danni. Se poi in futuro scopriremo che fanno male anche questi allora le faremo vendere delle tisane alle erbe”.

Nella versione politicamente corretta, dunque, la ragazzina ha un banchetto in cui vende sigarette elettroniche e liquidi aromatici per vapers. E si possono leggere passaggi come questo: “Scusi signore, vorrebbe acquistare questa Box Argus GTII Dual Battery con atomizzatore Innokin? In omaggio anche 10 ml di aroma Absolute Flavour alla menta e liquirizia”. Oppure questo: “Signora, ma ancora fuma le sigarette? Guardi che può avere delle gravi conseguenze come il tumore, l’ictus, la voce di Maria De Filippi. Mia nonna, Dio l’abbia in gloria, è morta proprio perché fumava tre pacchetti di Chesterfield al giorno. Meglio passare ai liquidi per lo svapo che contengono glicole propilenico e glicerolo vegetale, prodotti sostanzialmente innocui, l’ha detto pure Umberto Veronesi”.

Cambia anche il finale, giudicato troppo angosciante: a fine giornata la bambina non solo non morirà di freddo, ma venderà tutti i suoi prodotti incassando 450 euro, grazie ai quali acquisterà una bellissima stufa a pellet. E vivrà per sempre felice e contenta.

Eddie Settembrini

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