Roma (comune sessualmente eccentrico) – Il Big Ben, la Torre Eiffel, il Colosseo, Ground Zero, le piramidi d’Egitto, i volti dei presidenti americani sul Monte Rushmore, Urulu, la roccia gigantesca in Australia, l’Inter che perde la Champions. Di cosa stiamo parlando? Delle meraviglie prodotte dall’uomo o dalla natura che rendono il nostro mondo degno di essere vissuto. Meraviglie che rimangono lì negli anni, nonostante il tempo, nonostante le intemperie, nonostante le tragedie che accadono alla popolazione mondiale. Ebbene, ieri una di queste sicurezze, di queste meraviglie, è scomparsa: il celebre pessimismo della redazione di Limes.
“Eh, sì, ancora non ce ne capacitiamo”, ci rivela un pompiere accorso nella redazione della celebre rivista di geopolitica italiana, “siamo entrati negli uffici dopo aver ricevuto una telefonata da un ragazzo che lavora nel palazzo di fronte e ciò che ci siamo trovati davanti era una scena veramente raccapricciante: tutti ridevano, tutti erano felici, tutti scherzavano, ballavano, facevano progetti per il futuro. Una roba mai vista qui dentro”.
Infatti i membri della redazione di Limes sono famosi per la loro consapevolezza che quelli che stiamo vivendo siano gli ultimi anni dell’umanità. Per tale motivo nessuno di loro ha un mutuo, un progetto a lungo termine, una speranza per le future generazioni.
“L’allegria era così palese che hanno persino scritto e pubblicato un articolo sfacciatamente ottimista: ‘Quanto è bello tuttavia questo Paese nonostante chi ci governa, chi ci vive e chi esalta il capitalismo, il carbone è una bella idea e la Russia non ci porterà alla catastrofe nucleare’. Un pezzo a cura di tutta la redazione che sinceramente non ci saremmo mai aspettati. E il motivo è stato palese fin da subito: ignoti, forse stanchi della tragedia greca vissuta in queste stanze, hanno inserito LSD nel sistema di ventilazione della redazione, ed ecco spiegato il perché di tutta questa euforia”.
Euforia che ben presto ha visto la fine, con l’arrivo in redazione di Carlo Calenda. “Lui sì che abbatte qualsiasi entusiasmo”, ammette il capo dei pompieri.
Davide Paolino