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Elon Musk compra Threads e lo chiama Y

Foto Credits: TED Conference

Boca Chica (Texas) – A circa un anno dal clamoroso acquisto di Twitter, poi rinominato X, Elon Musk stupisce ancora il mondo e annuncia di aver acquistato anche Threads, che sarà rinominato Y.

La notizia giunge dal Texas, dove l’imprenditore ha organizzato una conferenza stampa in un auditorium vicino al suo mini-appartamento (pur essendo uno degli uomini più ricchi del mondo, Musk vive in un monolocale prefabbricato di 20mq, non ce lo siamo inventati noi! NdR).

Il magnate sudafricano ha spiegato la strategia dietro a queste acquisizioni: “Mi piacciono i social media, ma se scrivo quello che penso vengo bannato, quindi mi tocca comprarli!“. E sul cambio di nome: “Semplice. Voglio completare la mia collezione di aziende presenti o passate, ne voglio almeno una per ogni lettera dell’alfabeto!”

Con la proprietà di Threads e il successivo rebranding, anche la casella Y è stata riempita e ora l’obiettivo non sembra così lontano, considerando che l’imprenditore può già annoverare tra le aziende della sua vita, in rigoroso ordine alfabetico: Boring Company, HyperLoop, Neuralink, OpenAI, PayPal, SpaceX, Zip2; oltre che, naturalmente, la Musk Foundation.

Non si conosce ancora quanto Musk abbia versato a Meta per accaparrarsi il nuovo social media associato a Instagram. L’acquisto di Twitter – poi rinominata X (“Alla T avevo già Tesla”) aveva suscitato scalpore anche per la cifra sborsata: 44 miliardi di dollari! “Li ho messi in fila per 3 col resto di 2 come i gatti di quella canzone italiana. Anzi, ora che ci penso voglio acquisire anche il coro dell’Antoniano, mi manca la lettera A”.

Il visionario imprenditore ha poi ammesso: “Le mie strategie possono sembrare lievemente bizzarre, ma se si prova a guardare il mondo dal mio punto di vista hanno una logica adamantina”. Musk quindi ha fornito ai presenti, per convincerli delle sue affermazioni, dei rospi allucinogeni da lui premurosamente allevati in uno stagno vicino al suo mini-appartamento.

Dopo averne leccato il dorso, i giornalisti hanno riconosciuto la genialità del magnate e hanno lasciato l’auditorium saltellando e acchiappando mosche con la lingua.

Andrea Michielotto

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box)

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