Roma (Marcia su) – Non si placano le polemiche sul presunto lassismo dell’attuale governo Meloni nei confronti degli episodi di neofascismo. Dopo il caso di Acca Larenzia e il silenzio del premier Giorgia Meloni, le parole del Presidente del Senato Ignazio La Russa sul saluto romano – “È possibile che la Corte stabilisca che durante una commemorazione non sia apologia di fascismo” – non avevano di certo placato gli animi.
Ma è proprio la seconda carica dello Stato a rincarare la dose, con una dichiarazione ancora una volta orientata al permissivismo, seppur dettata dal rigore giuridico: “Limonare con il busto di Mussolini non significa essere fascisti e il gesto non può essere sempre classificato come apologia del Fascismo. Dirò di più: ci sono casi in cui la Corte ha stabilito che eiaculare sulla liscia testa di un busto del Duce che indossa un reggiseno a pois, durante una commemorazione pubblica, non è apologia del fascismo“.
Le parole di La Russa potrebbero sembrare, inopportunamente gratuite, quasi benzina sul fuoco, se non si tenesse conto del nuovo fenomeno che sta prendendo piede su OnlyFans: il Fatishism (pratica sessuale in cui si usano cimeli del regime mussoliniano come giocattoli e accessori erotici NdR), una moda di cui ha cominciato a occuparsi la stampa, con una manciata di articoli per ora sfuggiti ai più, ma forse non al Presidente del Senato.
Due i casi più famosi: il primo è quello di Claretta P., nome d’arte di una modella di OnlyFans. Ribattezzata da alcuni dei suoi più acuti ammiratori “La camerata da letto“, Claretta propone agli abbonati del suo canale spettacoli erotici in cui utilizza un manganello storicamente in dotazione all’Ovra, un piccolo fascio littorio stilizzato (con le parti più spigolose smussate) realizzato in bronzo e un sommergibile della X Mas. Il secondo è quello di Romolo Pastiglione, campione regionale di MMA e anche lui modello su OnlyFans assieme alla fidanzata Pieffe. I due hanno pubblicato un video in cui fanno sesso nella Cripta dei Mussolini a Predappio, di enorme successo tra gli iscritti.
Altri esempi dimostrano che siamo di fronte a una moda in ascesa, e se negli anni ’70 Pasolini utilizzava il sesso violento come metafora più che scoperta del fascismo, in un atto di denuncia talmente forte da scandalizzare il mondo, il Fatishism sembra molto più giocoso, come raccontano alcuni estimatori, nei commenti sui social: “Non siamo fascisti -scrive su Fb Fausto Leale – ci piace Mussolini proprio fisicamente, il mio sogno erotico è il Duce che a petto nudo, tutto sudato, ara un terreno senza usare il vomere“. Gli fa eco Manlio su X: “Quando vedo la croce celtica perdo la testa, secondo me assomiglia a Scarlett Johannson“.
Non stupisce dunque che anche il presidente La Russa, acuto osservatore delle realtà più complesse, abbia voluto ribadire che l’amore per il fascismo e la volontà di restaurarlo non è apologia del fascismo.
Gianni Zoccheddu
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box e Gios)