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Concessioni balneari, il governo chiede più tempo all’Europa: “Stiamo finendo di contare i granelli di sabbia”

Immagine generata con ChatGTP 4

ROMA – “L’Europa ci dia più tempo. Senza una mappatura precisa dei granelli di sabbia, non abbiamo una visione completa delle nostre coste e quindi non possiamo mettere a bando le concessioni balneari”. A dirlo, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine dell’evento ”Ao’, ma che davero?”, organizzato da Assobalneari, Confindustria ombrelloni e Confcommercio diritto di passaggio.

La proroga a cui sta lavorando il governo Meloni dovrebbe arrivare almeno fino al 2554. L’obiettivo è chiaro: non mettere in difficoltà nei prossimi 550 anni le imprese su cui oggi gravano dei canoni annui che in alcuni casi superano i 4 euro. Come riporta il giornalista Stefano Quitadamo in un retroscena sul Corriere delle chiappe chiare, la proroga potrebbe arrivare anche al 3254, qualora venga deciso di conteggiare anche gli atomi che compongono i singoli granelli di sabbia.  

Il provvedimento verrà inserito nel prossimo “ddl non concorrenza“, che oltre alla proroga delle concessioni balneari per almeno 550 anni, conterrà anche un provvedimento per lasciare invariate le licenze dei taxi fino al 4754.

Alfonso Biondi

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)

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