GROSSETO – “Mi prendono in giro per il mio #peso da sempre, ma non sanno che sono anni che lotto con tutte le mie forze per #dimagrire” è con queste parole, dure, disperate e piene di cancelletti, che Mario Adinolfi si sfoga. Il blogger, nonché giocatore di poker, giornalista, politico in quota PD e finanziatore di riparatori di sedie ultra-cattolici, combatte la sua battaglia da molti anni contro quella lobby di cui tutti hanno paura e che nessuno ha il coraggio di nominare: i dietologi obiettori.
“Fanno tutti finta di niente – prosegue – persino Amnesty International, nel suo ultimo rapporto, si ‘dimentica’ di citare questa #piaga, spalleggiata dai giocatori di Burraco, dagli #omosessuali e dai #trans. Questi ultimi, infatti, approfittando della propria malattia (ndr AIDS), che gli consente di mantenere un peso forma invidiato anche da Kate Moss, possono permettersi di finanziare abbondantemente i dietologi per impedire loro di fornire cure dimagranti valide ai propri pazienti. Specie se cattolici e paladini della famiglia tradizionale.”
I suoi detrattori gli ricordano che l’obiezione di coscienza dei dietologi è tutelata dalla legge e dalla Costituzione a cui lui stesso dice di riferirsi, ma questo non fa arretrare di un millimetro Adinolfi. “Questi medici debbono ricordarsi che stanno tradendo il #giuramento di #Ippocrate, che diceva ‘Anfitrione tutto davvero buono, però bastava un’insalata’. Ogni paziente ha il diritto di chiedere al proprio medico di perdere peso; nessuno deve rispondermi che così facendo si uccidono miliardi di cellule lipidiche che vivono nel mio organismo e che già in quell’istante sono vita, perché, procedendo secondo questo ragionamento, dovremmo considerare vita anche il #capocollo di Calabria o il #lardo di Colonnata. E non mi sembra il caso.”
L’appello, condiviso dalla redazione, è uno solo: “Aiutatemi a dimagrire!”. È per questo che abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa Una dieta Lercia per Adinolfi: inviateci i vostri consigli e noi ci impegneremo a farglieli arrivare, ma fate presto! Perché Elton John ha appena minacciato di dedicargli una nuova versione di Cicciobomba cannoniere.
Fabio Bellacicco