Casi (NO) – L’avvento dei social ha introdotto inevitabilmente nuove fonti di reddito, creando lavori che appena 20 anni fa avremmo considerato impensabili. La vecchia nonna rincoglionita con la Tourette, oltre che dispensatrice di paghetta, in questo momento storico può trasformarsi in un vera e propria fonte di guadagno, ora anche le disgrazie e le miserie di casa nostra possono essere monetizzate se messe in rete, qualsiasi avvenimento della vita può essere servito in pasto al web senza più un briciolo di pudore, grazie ai social.
Una moglie americana che spezza gli spaghetti, un bipolare che parla col cane, un genitore cafone, una dipendenza, un difetto di pronuncia, un nonno con l’ictus, la badante, un amico menomato, uno zio alcolizzato, un gatto arrapato che vi piscia sul letto, un ragno in casa, un collega che non sa raccontare barzellette, ogni giorno in migliaia stanno percorrendo questa strada.
Ma veniamo all’accaduto, che rende bene l’idea di quanto sia esteso il fenomeno: una coppia di giovanissimi ladri d’appartamento, tra i più seguiti con oltre 160000 followers, recensisce settimanalmente i loro colpi, ma realizza anche video tutorial su come fare al meglio un appostamento o come aprire vari tipi di portoni blindati con una lastra. I due hanno inaspettatamente postato un messaggio polemico sulle difficoltà del loro mestiere di creatori di contenuti e poi hanno chiuso la pagina: “Non si può lavorare così, le persone non sanno che dietro ogni furto ci sono 7-8 ore di lavoro in post produzione, nel nostro ultimo video ci siamo introdotti in un condominio nell’appartamento al piano terra di una ricca ragazza di Roma Nord, ma appena entrati abbiamo visto subito che il ‘lavoro’ era già stato fatto, e devono essere scappati quando ci hanno sentito perché al nostro arrivo la casa era stata messa sotto sopra e c’erano ancora tutti gli attrezzi per le riprese già montati. Ci teniamo a specificare non attrezzi da professionisti, ferri vecchi che non abbiamo nemmeno rubato come consolazione. Noi non possiamo continuare a competere contro chi ruba senza un minimo di professionalità copiando i nostri stessi contenuti, senza un minimo di etica! Quando abbiamo iniziato eravamo in 3 in Italia, ora siamo più di 50 nel nostro settore, almeno fatelo in città dove non ci sono altri competitor, ma voi non avete dignità“.
Ma degli utenti attenti ai dettagli hanno subito riconosciuto che quella rapinata non era una casa qualunque, bensì la camera di Giada Casini, la più famosa blogger del disordine con oltre 240000 followers. Lei dà utilissimi consigli su come disordinare con stile la casa tipo quali indumenti lasciare sopra al letto o dove lanciare le scarpe. La home caos blogger, come ama definirsi, avvisata dai fan ha subito risposto alla coppia di ladri blogger avvisandoli che procederà per vie legali non tanto per il tentato furto ma per aver diffuso i suoi contenuti senza consenso e senza neanche averla citata, spoilerando la camera in disordine per la nuova stagione.
Vittorio Lattanzi
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box, Giuseppe Lastaria e Dario Cecchini)