ROMA – “Ma come è possibile che non ci sia? Guardi meglio!“
“Pupi, mi ha detto?“
“No, Lupi, il mio nome è Maurizio Lupi!“
“Onorevole, ho già riletto l’elenco tre volte. Lattanzi, Lobanovski, Lotito, Lundini, Lusso. Il suo nome non figura“.
È difficile quantificare la delusione che ha investito Maurizio Lupi, nell’apprendere che tra le centinaia di politici che sono stati spiati in questi quattro anni dal luogotenente della Finanza Pasquale Striano il suo nome non compaia, lui che da decenni cerca di affermarsi definitivamente tra i big che contano qualcosa in questo paese.
E dire che il leader di Noi Moderati ha sempre fatto il possibile per frequentare personaggi che qualche legittima anche se poco legale curiosità negli spioni potessero suscitarla, da Berlusconi a Renzi, da Formigoni ad Alfano, eppure niente di tutto questo è stato ritenuto sufficiente per inserirlo tra i papabili su cui costruire un dossier.
“Ah, aspetti, guardi sotto alla voce Appaltopoli!“
“Mi faccia vedere. Sì, ecco, Paperopoli. Uhh, ci sono incartamenti su un sacco di gente: Spennacchiotto, la Banda Bassotti, Rockerduck“.
“No, Appaltopoli. Si ricorda? Mi accusarono – peraltro ingiustamente – per gli incarichi di lavoro a mio figlio Luca, i Rolex regalati… niente, eh?“
“Mi spiace, niente, dottò“.
Ora immaginatevi nei panni di quest’uomo che dopo anni di onorato servizio nel centro destra non viene minimamente ritenuto degno di essere spiato, controllato, analizzato, registrato, intercettato mentre altri meno prestigiosi di lui, come Durigon o Delmastro, hanno avuto un simile onore: “Non bastava l’umiliazione di non figurare in un elenco in cui compare Pichetto Fratin ma ci sono pure Totti e la compagna di Conte, persino Irene Pivetti, porca miseria! Io chi sono, il figlio della serva?“.
Ma proprio mentre sta uscendo abbacchiato dalla sede della Guardia di Finanza, Maurizio Lupi è raggiunto dal solerte funzionario con cui prima si era inutilmente interfacciato.
“Dottore, dottore, forse ho trovato qualcosa!“
“Davvero? Mi dica!”
“Ecco qua! Una serie di accessi ingiustificati per un’indagine per appropriazione indebita del denaro proveniente dai rimborsi elettorali de La Margherita!“
“Che c’entro io con la Margherita?“
“Non mi ha detto di essere l’onorevole Lusi?“
Augusto Rasori
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)