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“Prova con la psicologia inversa”, palestinesi chiedono al Papa di pregare affinché la guerra continui

papa francesco
Foto Credits: Pixabay

Nonostante le numerose pressioni internazionali, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza non accenna a fermarsi. Ma quello che stupisce davvero è che la guerra stia continuando nonostante le incessanti preghiere del Papa per la pace, un mistero che nessuno riesce a spiegare.

Una possibile interpretazione di questo strano fenomeno è stata avanzata proprio gli abitanti della Palestina, o almeno da quelli ancora in vita: “Cominciamo a pensare che le preghiere di Papa Francesco stiano ottenendo il risultato opposto, dopotutto il bombardamento a Rafah è avvenuto immediatamente dopo l’ennesima preghiera per la pace; una coincidenza che, assieme a tante altre, risulta piuttosto sospetta. Credevamo che Allah e Dio fossero la stessa entità, ma vari indizi ci stanno portando a dubitare che sia così, che le due divinità siano distinte e persino in conflitto tra loro. Probabilmente a Dio stiamo sul cazzo per qualche motivo, non c’è altra spiegazione”.

Quindi la richiesta esplicita: “Suggeriamo a Papa Francesco di utilizzare la psicologia inversa e pregare Dio affinché la guerra continui, magari ci casca”. Vedremo se il Santo Padre accoglierà questa proposta. Intanto nel pomeriggio di domani Bergoglio ricorderà il decennale della storica “Invocazione per la pace” in Terra Santa svoltasi nel giugno del 2014. Beh dai, il decennale di una preghiera che non è servita a un cazzo merita proprio di essere commemorato.

Eddie Settembrini

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box)

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