Roma – È un periodo di grandi soddisfazioni per Bruno Vespa che, alle sue attività principali di giornalista, conduttore tv, scrittore e figlio segreto di Mussolini, ne ha affiancata un’altra di cui si parla molto in questi giorni: quella di produttore di vini. Dopo l’accordo con Trenitalia per la distribuzione sui Frecciarossa e dopo la presenza durante i pasti dei grandi della Terra al G7 in Puglia, il vino prodotto da Bruno Vespa è pronto a fare un ulteriore salto di qualità.
È notizia di ieri, infatti, che – grazie a un accordo con la Santa Sede – il vino del conduttore sarà utilizzato per la comunione durante la Messa. L’ok definitivo è stato dato da Papa Francesco in persona che ha testato il prodotto un paio di volte nelle ultime settimane, poco prima di parlare a porte chiuse con i vescovi. Già da oggi, quindi, chi si avvicina al sacramento dell’eucaristia, potrà degustare un rosso DOC prodotto dal giornalista, che tra l’altro si abbina perfettamente con l’ostia.
L’accordo tra Vespa e il Vaticano prevede, tra le altre cose, anche una riscrittura di alcuni episodi chiave del Vangelo, come l’ultima cena tra Gesù e i suoi discepoli. Il passo in questione verrà modificato in questo modo:
“Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: ‘Questo è il mio sangue, un Primitivo di Manduria prodotto da Bruno Vespa’”.
Anche l’episodio delle nozze di Cana subirà una revisione: in questo caso Gesù, dopo aver trasformato l’acqua in vino, trasforma il vino in vino di Bruno Vespa, un doppio miracolo che lascia tutti a bocca aperta.
Ma nonostante il grande successo del suo prodotto, il giornalista non vuole trascurare la solidarietà e sta già lavorando al suo prossimo progetto: la produzione del “Vesparello”, un vino in tetrapack da distribuire gratuitamente a tutti i senzatetto italiani.
Eddie Settembrini
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)