Cortina (Da mo’) – Straordinaria scoperta quella effettuata oggi nella perla delle Dolomiti, che in questi giorni è meta del turismo pasqualizio: all’interno del registratore di cassa di un bar è stato rinvenuto un rarissimo esemplare di scontrino fossile, nascosto sotto un insetto ancora più antico che si credeva estinto da decenni.
Protagonista dello stupefacente ritrovamento è Elio Nessi, detto Eliotto, brigadiere della Guardia di Finanza ed entomologo dilettante. Il Nessi da sempre ama studiare gli insetti. Da giovanissimo, collezionava farfalle per poter poi invitare le bambine a vederle in camera sua: la scusa non ha mai funzionato, ma gli è venuta la passione per l’entomologia.
Ma nemmeno lui si sarebbe mai immaginato che il suo interesse gli sarebbe tornato utile durante il suo lavoro di finanziere. Inviato a effettuare controlli fiscali a campione, Eliotto Nessi stava controllando il Bar Atro, locale gestito da molte generazioni dalla famiglia Alcapon. Quando aveva chiesto all’attuale proprietario Karl di visionare il registratore di cassa, questi era caduto dalle nuvole e aveva chiesto in giro se qualcuno sapesse cosa fosse. Sembrava infatti che nel bar non ce ne fosse traccia, finché il nonno Kurt si era ricordato che un tempo c’era uno strano scatolotto sotto il vecchio bancone.
Il Nessi aveva impiegato un’ora per rimuovere gli strati di polvere, ma alla fine era riuscito ad aprire il registratore di cassa, rimanendo a bocca aperta. All’interno del vecchio cassetto di legno si trovava infatti un esemplare di una specie di coleotteri che si credeva ormai estinta da decenni, lo Scarabeo Lira, così chiamato perché sulla schiena ha un caratteristico fregio che ricorda il simbolo del nostro vecchio conio. Chiunque, al posto suo, avrebbe respinto con orrore quella schifezza e si sarebbe ritirato, ma non Eliotto. E’ stato proprio esaminando meglio quella mostruosità che Nessi ha scorto, tra le sue zampette, un incredibile tesoro. Uno scontrino, l’ultimo emesso dagli Alcapon, completamente fossilizzato e che costerà alla famiglia una multona per evasione che sarà quantificata solo con il carbonio-14.
Un primo indizio per la datazione del reperto potrebbe arrivare però dal fatto che l’ultimo avvistamento di uno scarabeo lira risaliva al 1909 e nonno Kurt, interrogato con le tenaglie, ha confermato che da quel che si ricorda l’ultima volta che il registratore è stato aperto per emettere uno scontrino risale proprio a oltre cent’anni fa “e nemmeno siamo riusciti a consegnarlo, a quanto vedo” ha commentato il vecchio ubriacandosi con un flebo di malvasìa.
La provvidenziale ricomparsa dell’insetto ha stuzzicato le fantasie di Matteo Salvini che, appresa la notizia, si è fatto subito confezionare una felpa imbottita con la scritta CORTINA e ha deciso di usare il coleottero come simbolo della sua campagna anti-euro: “Questa scoperta è un segno del DESTINO, di un’Italia che non si arrende ai diktat dell’Europa nazista e che quando è data per morta si riprende la sua sovranità. VIVA lo SCARABEO, VIVA la LIRA!”
Intanto il Bar Atro è diventato anche meta di pellegrinaggio da parte di entomologi e studiosi di antichi testi che non vedono l’ora di decifrare le incisioni riportate su quello che, a quanto risulta, potrebbe essere l’unico scontrino mai emesso a Cortina. La famiglia Alcapon si trova a fronteggiare dunque una vera e propria invasione di clienti: il successo è così travolgente che a una settimana dalla scoperta, con oltre 9mila presenze, sono già stati emessi 3 scontrini.