Fano – Erano le 22.30 quando un normale controllo di routine dei militari si è trasformato in un record del mondo storico finito per direttissima nel Guinness dei primati. A omologare l’impresa è proprio Will Haven, giudice e certificatore storico di record, trovatosi casualmente nel locale insieme al portoghese Fulgenzio Velasco durante la straordinaria performance, avviata dagli uomini della finanza e realizzata con la collaborazione di tutti i presenti. Velasco e Haven si trovavano in Italia per salutare Barbara D’Urso, cui hanno anche recapitato in dono un lenzuolo ricamato a mano da Pingping e terminato immediatamente prima che morisse stremato dalle pippe.
Di ritorno verso l’aeroporto Lajos Détári di Ancona, i due instancabili cacciatori di primati mondiali si erano fermati in un circolo Arci dove stavano seguendo un punkabbestia che avevano notato per effettuare la misurazione della circonferenza di un rasta particolarmente consistente, sebbene forse non costituito unicamente da materiale tricotico. Una volta entrati nel locale, però, si sono accorti di un fenomeno ben più raro grazie alla loro esperienza nel campo dei record. Infatti, pochi istanti dopo il loro ingresso, 4 finanzieri sono entrati nel locale facendolo precipitare in un vuoto auditivo mai registrato prima d’ora: la musica, le risate, i colpi di tosse, tutto cessato all’istante, le stesse tazzine sporche nel lavandino hanno smesso di tintinnare.
Il circolo Arci ‘Archie’ festeggia così in maniera del tutto inaspettata il suo ingresso nel Guinness dei Primati come il luogo più silenzioso del mondo, stracciando il precedente record della camera anecoica degli Orfield Labs di Minneapolis, la famosissima stanza che nel giro di un’ora può portare allo squilibrio mentale chi si trova al suo interno. Le misurazioni all’interno del locale hanno stimato la sua rumorosità di fondo in -13,4dB, al cui confronto il rumore di fondo dello spazio sembra un concerto dei Manowar.
Una volta che l’udito dei presenti ha iniziato ad abituarsi al silenzio assoluto, essi hanno iniziato a percepire i suoni del proprio corpo, come il battito cardiaco, lo scorrere del sangue nelle vene, l’aria che entra e esce dai polmoni, le grida dei capelli intrappolati nei rasta e persino pensieri e preghiere tipo “Non chiedermi cosa ci faccio col grinder! Non chiedermi cosa ci faccio col grinder!“, come ripeteva tra sé e sé uno dei gestori. Dopo 15 minuti le sensazioni erano così intense da far perdere l’equilibrio psicofisico a più della metà dei presenti (tranne un gruppetto che aveva fumato Jack Herer), tanto che i giudici hanno dovuto effettuare rapidamente la misurazione per non rischiare di impazzire a loro volta.
Secondo la rivista americana “Lancet“, non è un caso, quindi, che il numero di finanzieri suicidi è in netto aumento proprio a causa di quel vuoto pneumatico che impedisce la propagazione di onde sonore quando entrano in un locale o semplicemente vi parcheggiano l’auto di fronte.
Vittorio Lattanzi