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Elezioni Francia, Salvini per protesta rifiuta una omelette

Photo Credits: Kasa Fue

Masseriadibrunoves (PA) – Domenica 7 luglio sarà ricordata come la giornata in cui milioni di cittadini francesi si sono riversati in massa alle urne per ribadire una sola, grande, potente, incontrovertibile verità, che non è “La democrazia è bella” ma “Salvini porta sfiga”.

Anche ieri, infatti, è giunto puntuale l’augurio nefasto del nostro vicepremier a Marine Le Pen e al suo pupillo Jordan Sbardella, gesto che ha condannato il Rassemblement National all’inesorabile sconfitta.
Sono state ore caotiche: alla Maratona Mentana si è vista la Le Pen parlare della nascita di una nuova Francia antirazzista per poi scoprire che la traduttrice era sintonizzata sugli interventi della piazza di sinistra, analisti politici di tutte le estrazioni parlare contemporaneamente di trionfo di Macron e di disfatta di Macron, Hoara Borselli scoprire che esisteva un secondo turno, Porro mandare in onda filmati di scontri a Parigi certo che fossero esagitati di sinistra perché come tutti sanno quando uno vince le elezioni la prima cosa che fa è andare ad assalire la polizia.

Ma in tutto questo bailamme, dov’era il nostro ministro delle Infrastrutture? Secondo alcune indiscrezioni si trovava, come sua abitudine, nel luogo geografico più lontano da quello in cui poteva essere richiesta la sua presenza. Per cui, se c’era un’emergenza alluvione in Val d’Aosta con danni ingenti a strade e ponti, dov’era più probabile che si trovasse lui? Esatto, in Puglia.
Salvini era infatti ospite della masseria di Bruno Vespa per perorare la causa della intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, una figura niente affatto divisiva di questo paese, mica come Peppino Impastato!

Raggiunto dalla notizia dell’esito delle elezioni transalpine, il segretario leghista ha subito compiuto un gesto di solidarietà verso i suoi amici sconfitti e di indignazione verso le forze che li hanno iniquamente (aggettivo che abbiamo utilizzato noi, Salvini ne ignora l’esistenza NdR) privati della maggioranza: ha rifiutato una omelette prosciutto e formaggio e ha invece optato per una pizza con i colori della bandiera italiana, ovvero con basilico, mozzarella e fragole: “E questo è solo l’inizio, per domattina ho già detto che non prenderò i miei soliti 8 croissant, ma di prepararmi un pasticciotto ripieno di lardo” – ha dichiarato il ministro – “ma le mie iniziative per boicottare il voto in Francia non sono di certo finite. Due ora fa ho, infatti, deciso di fare ricorso a uno strumento di cui oltre le Alpi non sono forniti e che io sino a oggi pensavo servisse solo per tenere in fresco il vino: mi sono fatto un bidet“.

Augusto Rasori

(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Box)




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