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“Troppo vincente, non ce la conta giusta”: revocata invalidità a campione paralimpico Rigivan 

Photo Credits: Instagram

ROMA – “Il lancio del disco lo ha tradito”; sono queste le voci di corridoio che circolano negli Uffici della Commissione Invalidità dell’INPS a proposito di Rigivan Ganeshamoorthy, che ha guadagnato la medaglia d’oro alle ultime Paralimpiadi di Parigi e stabilito il nuovo record del mondo. Un successo enorme, forse troppo, che ha indotto alcuni zelanti ispettori ad approfondire la sua posizione previdenziale, avviando una revisione del suo fascicolo. “A me è parso bello in forma – commenta ai nostri microfoni un funzionario che vuole rimanere anonimo – e poi pure quella felicità, in generale quella gioia di vivere che ha mostrato… dai, non ci verrete a dire che un vero disabile può essere così, arrivando perfino a scherzare sulla disabilità degli altri, su”.

Rigivan è stato accostato ai tanti falsi invalidi che piagano il nostro Paese, dai paralitici che la domenica mattina fanno giri in bici ai ciechi che guidano le automobili per andare a fare la spesa, comprando per giunta gli Ultra HD Blu-ray.
La sua condizione è il frutto della sindrome di Guillain-Barré, che lo ha reso tetraplegico con paralisi agli arti inferiori e necessità di costante ossigenoterapia: prima della malattia non si era mai avvicinato allo sport, dimostrando la veridicità del detto ‘non tutto il male vien per nuocere’.

Il campione romano si è segnalato non solo per i suoi meriti sportivi ma anche per la grande ironia mostrata nelle interviste come quando, per esempio, ha dichiarato “Belle le Paralimpiadi, solo ci sono un po’ troppi disabili”, oppure quando ha promesso “Tra quattro anni a Los Angeles vincerò un altro oro, se ci arrivo vivo”. Un grande esempio per tutti “i disabili rimasti a casa”, come li ha chiamati lui, che è stato notato anche dal nostro Governo, che ha deciso di premiarlo non facendo rilasciare a nessun esponente alcuna dichiarazione su di lui.

Battitore libero, anche in questo caso dopo quello di Paola Egonu, l’eurodeputato Roberto Vannacci che ha pensato di dire la sua anche sulle Paralimpiadi difendendo a sorpresa Rigivan: “Trovo ingiusto mettere in dubbio la disabilità di Rigivan, che a me sembra innegabile: solo un cieco non vedrebbe che è nero”, ha detto il Generale, facendo poi una battuta irriferibile sulle Paralimpiadi e i non vedenti.

Stefano Pisani

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