TORINO – Se non si trattasse di un evento miracoloso, quella accaduta oggi nel piazzale antistante il Duomo di Torino sarebbe una tragedia. Mario Fumagalli, milanese cattolico praticante di professione, si era recato nel capoluogo piemontese per assistere alla tanto attesa ostensione del Sacro Telo che ha avvolto Cristo dopo la sua morte.
Un rassicurante cielo terso e un caldo sole primaverile ingannavano le migliaia di fedeli presenti su quanto stava per accadere. Dopo un’interminabile fila e dopo aver superato il metal detector indenne (a differenza del visitatore prima di lui – proprietario di una lavanderia di Torino, maniaco del pulito – scoperto mentre cercava di introdurre nel Duomo una tanica di candeggina) Fumagalli ha percorso la navata, rivolto all’abside con sguardo estatico, fino ad arrivare davanti alla teca contenente la Sindone, mentre dentro di sé i più svariati stati d’animo si alternavano rapidi.
Ed è a questo punto che nella testa dell’uomo è scattato qualcosa: forse le sei ore di fila lo hanno indotto a pensare di poter rivendicare qualche diritto sulla sacra reliquia, fatto sta che Fumagalli, approfittando della disattenzione dei custodi intenti ad assistere alla crisi mistica che aveva colpito una donna calabra alla vista dell’impronta del Cristo, si è catapultato sulla teca e dopo averla sfondata con una gomitata si è stretto al corpo il telo sacro commuovendosi, per poi farlo volteggiare sopra di lui fino a portarselo sulle spalle a mo’ di mantello.
A questo punto per gli astanti, guardie e fedeli inclusi, non c’era più niente da fare. Mario Fumagalli, coperto dal Sacro Mantello, ha cominciato miracolosamente a librarsi in volo stupefatto, ma non troppo. L’espressione esterrefatta dei presenti scolpiva sui loro volti centinaia di Santa Teresa del Bernini, quando il Fumagalli, prendendo coscienza e potere di ciò che stava avvenendo, ha iniziato a volteggiare dapprima nella cupola del Guarini per poi zigzagare tra le colonne delle navate fino a sfuggire all’esterno attraverso il maestoso portone principale.
Una volta fuori, il miracolato ha continuato ad avvilupparsi nell’aria senza accorgersi dei cavi della tensione della linea tranviaria che erano lì ad attenderlo. Una folgore accecante è scoppiata nel piazzale stracolmo di credenti. Un attimo dopo nulla è rimasto del corpo di Fumagalli, mentre la Sacra Sindone, intatta, planava dolcemente al suolo. Solo a quel punto, dopo aver accerchiato il Telo per accertarsi delle sue condizioni, i presenti si sono accorti che affianco alla sagoma di Gesù era comparsa anche quella del Fumagalli abbracciato al Cristo.
L’ostensione è ricominciata non appena i custodi sono riusciti a recuperare una nuova Sindone priva della sagoma del fedele milanese. Intanto alcuni scienziati, dopo aver effettuato nuovamente la datazione al Carbonio 14 sul Telo con impresso Cristo e Fumagalli, hanno confermato che l’avvenimento si è verificato nel 2015 a Torino e che Fumagalli soffriva di un disturbo all’anca destra che riusciva ad annullare la forza gravitazionale.
Fabio Bellacicco