Fuoridallo (MS) – “Che meraviglia, dei nuovi guasti!“. Pare sia questa la frase che Matteo Salvini ha pronunciato dopo aver appreso, in sequenza, dei disagi sulla linea ferroviaria Milano-Genova, dei problemi tecnici di Trenord con i treni “garantiti” durante lo sciopero, dei blocchi della circolazione a Ferrara, del caos sull’Alta velocità Roma-Napoli, dei ritardi tra Bozzolo e Mantova e dell’incendio a bordo del convoglio a Lastra a Signa. E come se non bastasse il quotidiano incubo (per i viaggiatori) ferroviario, ecco che si aggiungono anche le fiamme nella torre di controllo dell’aeroporto di Ciampino.
Ma perché il ministro dei Trasporti si mostra così euforico di fronte a una simile sequela di eventi nefasti?
“Dopo tutte ‘ste polemiche su Santanchè, Nordio, Piantedosi e l’assenza di Giorgia in Parlamento, quisquilie che mi hanno messo un po’ in secondo piano, finalmente posso tornare io al centro della scena! E dire che ci avevo provato a farmi notare annunciando la mia partecipazione alla pagliacciata dei sovranisti a Madrid, ma vuoi mettere con la considerazione di migliaia di pendolari inferociti?“
Proprio per rispondere alle nuove e prevedibili maledizioni di chi si trova tutti i giorni ad affrontare complicazioni di ogni tipo solo per andare a scuola o raggiungere il luogo di lavoro, Salvini ha già pronta una nuova edizione del suo leitmotiv: i sabotaggi.
Come, per esempio, quello riscontrato a pochi metri dai binari del cruciale percorso ferroviario che unisce Roma San Pietro a Città del Vaticano, lungo ben 1270,3 metri. Proprio ieri mattina, appena il convoglio ferroviario ha lasciato la stazione di partenza Romoletto Remini, un bambino di 6 anni, ha rivolto un saluto festoso in direzione dei vagoni affollati di turisti. Pochi metri dopo, però, un guasto sopraggiunto al locomotore dopo lo scontro con un taxi, un bus in fiamme e un cinghiale, ha costretto i passeggeri a scendere e proseguire a piedi. Tale contrattempo ha lasciato pochi dubbi in chiunque abbia un minimo di raziocinio sulle cause che l’hanno scatenato, e infatti il leader leghista ha prontamente commentato: “La colpa è del saluto del bambino!“.
Salvini ha quindi dato mandato di rivestire con uno spesso telo nero tutte le massicciate e le ringhiere a ridosso delle linee ferroviarie italiane, di modo da impedire a chiunque, specialmente uomini sotto i 7 anni, di lanciare deleteri saluti verso i treni di passaggio.
“Una volta verificato che grazie a tale schermatura il numero di guasti è sceso – ha assicurato il ministro – provvederò a far ostruire anche la visuale del cielo. I bambini hanno il maledetto vizio di salutare pure gli aerei“.
Augusto Rasori