Cepagatti (Mappamondo) – Da oltre un anno Diego Fattura era impegnato nell’organizzazione del suo addio al celibato. “Doveva essere tutto perfetto – racconta ora tra le lacrime – ma qualcosa è andato storto”.
Il Fattura voleva solo passare una tranquilla serata tra amici, per rivedere i vecchi compagni di università, e riassaporare un po’ di quello spirito guascone che ormai sentiva sempre meno forte. Tutto è iniziato un normale mercoledì sera di un anno fa, quando la sua fidanzata Armanda Lee lo ha sorpreso a guardare una vecchia puntata di Seinfeld sottotitolata in portoghese, mentre si nutriva di semi di mais rimasti inesplosi recuperati da fondo di un cestino di pop corn. La scena, a dir poco pietosa, ha spinto Armanda ad intervenire:
“Diego, scusami se te lo dico, ma stai letteralmente raschiando il fondo… perché piuttosto non esci coi tuoi amici a bere una birra?”
Il giovane maisofago, bruscamente risvegliato dal suo torpore cerebrale, accusando il colpo del malcelato rimprovero, è immediatamente guizzato all’impiedi, annunciando: “Armanda, hai ragione, devo fare un po’ di chiamate e organizzare una festa come si deve. Anzi, voglio proprio mettere in piedi un bell’addio al celibato coi controfiocchi”.
A quel punto, Armanda, che conviveva con il suo fidanzato da ormai 17 anni, fraintendendo le effettive intenzioni del Fattura (che voleva semplicemente vivere le emozioni della sua saga cinematrografica preferita), è caduta sulle ginocchia in un’irrequieta risata, impastata di lacrime e gioia mentre singhiozzava felice: “Sì Diego, sì, sì, sì!”. Forse quella non era la dichiarazione più romantica che si potesse aspettare, ma era pur sempre una dichiarazione!
Il Fattura, confuso da quella reazione un po’ eccessiva, ma troppo orgoglioso per chiedere spiegazioni, ha quindi accolto di buon grado l’entusiasmo della compagna, che a sua volta ha voluto a tutti i costi aiutarlo nei preparativi.
“Abbiamo fatto a mano tutti gli inviti: dei piccoli origami a forma di boccale di birra. Armanda mi ha anche aiutato a scegliere la torta da cui fare uscire la spogliarellista!”
Infine, venerdì sera, quello che doveva essere il “gran giorno” gli ha riservato l’amaro epilogo. I tre migliori amici del Fattura lo aspettavano allegri davanti al “Cozze e vongole”, il locale più cool di Cepagatti. Ma già al primo brindisi a base di Centerba, i non più giovanissimi sistemi limbici dei quattro amici hanno ceduto di schianto. Da quel momento, il buio.
“Ho esagerato: il mio fisico non è più abituato a quelle bravate. Quando mi sono svegliato ero vestito di nero, mi trovavo dentro a una chiesa ed ero circondato da parenti e amici. Ho pensato di essere morto: credevo che fosse il mio funerale. Invece, era anche peggio”.
Francesco Conte