VATICANO. Papa Bergoglio torna a far parlare di sé come di un Pontefice progressista e attento ai bisogni, alle paure e alle speranze dei giovani. È per questo che ha annunciato la prima Messa No-Spoiler per tutti i fedeli che non hanno ancora letto la Bibbia ma che prima o poi intendono farlo. “Sono sempre meno i giovani che frequentano la chiesa di domenica” ha dichiarato Papa Francesco “E non deve stupirci: assistere alla messa può rovinare la lettura della Bibbia con fastidiose anticipazioni, ed è per questo che i sacerdoti sono invitati a celebrare il rito evitando qualsiasi svelamento della trama”. Assolutamente vietati quindi i riferimenti al gran finale: ci si potrà riferire al libro dell’Apocalisse solo come “momento molto teso tra Dio e l’umanità”.
“La Bibbia è un libro avvincente – ha spiegato il Santo Padre – che trabocca di amore e verità: non anticipiamo queste verità! Se il lettore sa già quante e quali sono le piaghe d’Egitto come fa a commuoversi alla morte del piccolo figlio del Faraone? Se sa già che Eva e Adamo verranno cacciati dal Paradiso, cosa gli impedirà di saltare la Genesi a pie’ pari?”. Quindi da oggi in poi i sacerdoti dovranno riferirsi alle “Dieci piaghe” come a “Una serie di sfighe” e al “Peccato originale” come a “Una brutta storia di frutta”.
Sarà anche proibito divulgare il nome del vero padre di Gesù e rivelare che alla fine Egli altri non è che [ATTENZIONE SPOILER!] l’autore stesso del libro.
Le lettere di San Paolo o di San Pietro potranno essere lette solo nelle città di destinazione: le lettere ai Corinzi potranno essere lette solo dai residenti a Corinto, le lettere ai Romani solo dai residenti a Roma, e così via. Come sempre si chiude un occhio sulle prime scene, e quindi sarà permesso anticipare qualcosa sulla luce, e nel caso dire che “fu”. Guai a svelare lo scioccante finale della via crucis (e, di conseguenza, dovranno immediatamente essere rimossi tutti i crocifissi, ovunque essi si trovino) nonché il successivo finale a sorpresa.
Anche la classica invocazione dovrà essere modificata per non svelare troppo. La versione provvisoria suonerà così: “In nome del Padre, di qualcun altro e dello Spirito Santo”. Il Sommo Pontefice ha ammesso: “Questi cambiamenti saranno un po’ pesanti, all’inizio, ma ne vale la pena. Dopotutto” ha aggiunto “Il libro è sempre meglio della celebrazione eucaristica, no?”.
di Simone Laudiero