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Pedofilo diventa clown di feste per bambini e guarisce: “Ora li odio tutti”

Pedofilo diventa clown di feste per bambini e guarisce: "Ora li odio tutti" - Lercio

Pederas (TA) – “Non voglio più saperne di bambini, sono degli esseri mostruosi, mi ripugnano, vade retro, via dalle balle!”. Queste dure parole, che abbiamo udito tante volte pronunciare da Antonella Clerici, sembrano incredibili sulle labbra di un noto criminale: Orazio Stampelloni (nome di fantasia), tragico pedofilo naturale, che pare aver abbandonato le sue tendenze mercoledì scorso. “Sono un pedofilo da sempre – racconta ai nostri microfoni mentre ripulisce la sua auto da Gormiti, Didò e gadget di Violetta – questo non costituiva un problema quando ero bambino. Poi, cresciuto, è diventato illegale”. Ed è così che Holden J. Casablanca (altro nome di fantasia) dopo un po’ ha iniziato a interrogarsi alla ricerca di una soluzione per il suo problema.

“Ovviamente, la prima strada che ho pensato di percorrere per coltivare senza intoppi la mia passione è stata quella di entrare in seminario. Diventando prete avrei potuto dare libero sfogo a tutta la mia sessualità. Tuttavia, poi sarebbero sorti altri problemi, ovvero lo spostamento continuo da una diocesi all’altra – avrei viaggiato come il Papa! E io sono un tipo modesto e sedentario. Ho capito che il mestiere dell’ecclesiastico non faceva per me”, confida l’uomo.

A un certo punto, però, il colpo di fortuna: “Ho letto l’annuncio di un’agenzia di animazione che cercava clown per le feste dei bambini e lì ho avuto un’illuminazione. Bambini completamente abbandonati dai genitori, che di solito li mollano lì e vanno a godersi quell’oretta di pace insperata, in balìa del sottoscritto che poteva far sedere sulle sue ginocchia chi voleva – con tanto di autorizzazione parentale! E consideriamo che, essendo un clown, in una macchinina avrei potuto farne entrare quarantacinque. Era fatta”.

Quello che però non aveva messo in conto il pedoclown è che una volta cominciato il lavoro il suo orientamento sessuale compisse una drammatica inversione a U. “Non credevo che i bimbi fossero così diversi, lontano dal contesto trombatorio in cui ero abituato a vederli. Senza un lurido adescamento preliminare, senza le minacce di dire tutto a mamma e papà se non mi avessero obbedito, i bambini si sono rivelati dei perfidi mostri capricciosi. Ruttavano continuamente, mi infilavano le trombette nel naso, cagavano nei cappellini e me li lanciavano addosso, facevano granate tedesche a frammentazione coi miei palloncini. E la festa non era nemmeno cominciata! Ho tentato di suicidarmi ma avevo con me solo una pistola ad acqua. Erano l’inferno in Terra”, dichiara l’uomo, visibilmente scosso.

Da quel momento ha iniziato ad avvertire una viscerale idiosincrasia verso i più piccini, che ha cambiato radicalmente le sue tendenze pedofile: “Ora – ammette – odio tutto il mondo 0-12. Non riesco più neanche a sentire una canzone di Cristina D’Avena o a masturbarmi con una puntata di S.O.S. Tata. Se vedo un disegno di un bambino attaccato a un frigorifero vomito a geyser. Non li toccherei più con un dito, nemmeno per sfruttarli biecamente come fa Maria De Filippi a ‘Tu si que vales’. Mi fanno schifo!” ha concluso Joseph Miss Italia Qwerty (altro nome di fantasia).

 

Stefano Pisani

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