MENEFRE (GO) – E’ diventato in breve tempo il più conosciuto della sezione “Credere, obbedire, combattere, cagarsi addosso” del circolo culturale di Casa Pound di Menefre. E il merito non è del suo capezzolo nell’interno coscia oppure della sua incapacità di completare i puzzle a due pezzi: Leopoldo Mazzaintesta, classe di ferro 1959, deve la sua popolarità al fatto di essere dotato di bue bracci destri, frutto di un oculato, nonché ideologico, intervento chirurgico. “Sono così felice – dichiara l’uomo a una settimana dalla fine della sua degenza ospedaliera nel nosocomio Heinrich Himmler di Ginevra – non riuscivo più a vivere pensando che una parte del mio corpo fosse come quella di uno sporco comunista”.
Che il Mazzaintesta fosse un grande estimatore del braccio destro si era capito già dalle sue esperienze con tecniche alternative come quella, pubblicizzatissima, dello spam “Enlarge your right arm”. “Avevo seguito alla lettera le istruzioni contenute nella e-mail ma la lunghezza del mio braccio destro non era cambiata – mi si era solo accorciato il pisello”. Un altro tentativo fallito fu quello in cui, in autentica ottica autarchica, aveva deciso di fabbricarsi da sé un braccio destro seguendo attentamente le istruzioni di una puntata del noto programma reazionario “Art Attack”, ma nella fase di amputazione del braccio sinistro, le forbici dalla punta arrotondata si erano rivelate inefficaci. “Mi sono recato da Giovanni Muciaccia e l’ho costretto a bere olio di ricino e colla vinilica” ha dichiarato, gonfiando il petto, il giovane 57enne.
E’ stato allora che Leopoldo Mazzaintesta – un nome che a tanti dirà qualcosa, soprattutto perché è stato citato poche righe fa – ha deciso per un intervento radicale: la bracciotomia con trapianto destriforme. “Anche Mussolini – aggiunge Leopoldo – si sottopose alla stessa operazione. Vedete, lui era nato con due bracci sinistri. Capirete l’imbarazzo quando doveva salutare in modo eroico e virile i camerati. Per un po’ andò avanti indossando una finta manona destra di gommapiuma ma veniva consumato dal senso di colpa. Fu allora che, una notte in cui si trovò appartato con Hitler a mangiare uvette, il Duce gli confessò con ardore il suo segreto. Il Führer scattò in piedi e gli promise che mai e poi mai avrebbe lasciato il suo compagno d’arme in quella degradante situazione: gli scienziati del Reich si dedicarono allora anima e corpo alla soluzione del problema e misero a punto la tecnica usata ancora oggi. Purtroppo, per questa faccenda sospesero gli esperimenti sulla bomba atomica – ma chi sono io per giudicarli. Soprattutto considerando che potrebbero spararmi alle spalle, se dovessi trovarmi a passare dall’Argentina”.
Con grande pazienza, Mazzaintesta ha atteso che si rendesse disponibile il braccio destro di un donatore. Alla fine, il gran giorno è arrivato: il suo braccio sinistro è stato asportato, appeso a mano in giù (come da volontà di Mazzaintesta) ed è stato sostituito da quello del donatore, in un intervento durato un ventennio. “L’unico problema – precisa l’uomo – è che era il braccio di una donna di Civitavecchia, e ora ho un braccio muscolosissimo e tatuato e uno più esile, con le unghie laccate e senza un pelo. Ma mi sono abituato presto al braccio muscoloso”. Mazzaintesta auspica che il suo esempio possa essere seguito da tutti i suoi camerati. “Così, quando siamo in gruppo e facciamo il saluto fascista con il braccio destro, sembreremo il doppio se si mettono a contare le mani alzate. Saremo temuti, eja eja trullalà!”.
Ma quali potrebbero essere gli svantaggi dell’avere due bracci destri? “Beh uhm mumble mumble – spiega Arturo Imbecilli, Bracciologo e Docente di Toccasana all’Università Nessuna di Roma – c’è da dire che si potrebbe creare una notevole confusione quando si incontra una persona e le si deve stringere la mano. ‘Che mano destra gli do? La uno o la due?’ E, mentre si riflette, l’altro si può spazientire e se ne può andare sbuffando e uno ci fa una figura di merda”.
Tuttavia, questi piccoli ostacoli non sembrano aver scoraggiato il Mazzaintesta, che dichiara: “L’unico problema è che ero mancino, e ora devo imparare di nuovo a fare la mia firma con la destra, sto andando già con ardimento a scuola di ICS. Ma sono soddisfattissimo: voglio farmi impiantare anche un piede destro, un occhio destro al posto del sinistro, un orecchio destro al posto del sinistro. No, un testicolo destro al posto del sinistro no – le palle non ce le ho mai avute, d’altronde sono un fascista”.
UPDATE: Mazzaintesta è attualmente ricoverato in rianimazione, in seguito a un infarto non diagnosticato in tempo che gli ha spappolato il cuore. “Continuava a dire che gli faceva male il braccio destro, credevamo non fosse nulla”, si sono giustificati i medici, ridacchiando.
Stefano Pisani (da un’idea di Giuseppe Coppola)