Lumicino (C’è) – “In un’epoca travagliata in cui c’è una profonda crisi delle vocazioni, bisogna modernizzarsi, aprirsi a nuove tecnologie, evol…no, quella parola no, diciamo: creazionolversi!”, è questo il pensiero di Don Andrea De Lasio, prete della provincia biellese che ha lanciato una novità che farà molto discutere in tutto il mondo ecclesiastico e non: il distributore automatico di ostie.
“Stiamo attraversando moltissime crisi oltre a quella delle vocazioni”, spiega Don De Lasio, “c’è una crisi di fede, soprattutto giovanile, che non ci permette un ricambio generazionale di gonzi…cioè di cattolici. C’è una crisi di donazioni che ci spinge purtroppo ad adottare la “Tattica Padre Livio”, ottima per farsi intestare l’eredità delle vecchiacce in punto di morte. E c’è soprattutto una profondissima crisi di chierichetti sexy. Prima trovavamo un mare di giovincelli disposti ad indossare l’abito bianco, ora è molto più difficile e ci dobbiamo accontentare o di ciccioni o di autentici sgorbi. Ma se Dio li ha fatti così ci sarà un motivo. Chessò: farci soffrire. Lui è molto bravo in queste cose”.
Come funziona la fantastica novità ideata da Don De Lasio è presto detto: “Quando la Curia ci ha intimato di tagliare alcuni costi, a loro dire, inutili, mi sono attivato per cercare di salvare almeno le attività base di cui ha bisogno un semplice prete di provincia come la jacuzzi e le duecento statue sacre che valgono quanto il PIL di un Paese della zona euro, oltre alla mia collezione di saggi teoretico spirituali del Professor Francesco Malcom. E quindi ho pensato di togliere di mezzo il ruolo del diacono dalle mie funzioni, oltre che facilitare di gran lunga il mio. D’altronde quel tipo a cosa serve? Sta lì, ti piglia la roba, te la mette davanti, poi si beve il mio vino, è inutile: queste cose le fa già la mia perpetua e non si piglia manco un euro, la pago in Ave Maria, la sciroccata.”
“Che poi quello stronzo”, continua Don De Lasio, “sta tutto il tempo a dirmi quanto tromba di qua e di là, vorrei farlo pure io ma poi metto nei guai le Orsoline, e non sono il tipo che si vanta di queste cose.”
“Comunque togliendo il diacono e varie amenità, come il confessionale – ora li faccio confessare tramite MP su Facebook – ho avuto tempo e denaro per ideare la macchina distribuisci ostie. Bellissima, tecnologica, e con la possibilità di sceglierle in molti gusti diversi: naturale, senza glutine, con spruzzata di vino, al cioccolato, al sangue di Cristo. Il funzionamento è semplice: inserisci lo scontrino dell’avvenuta confessione e clicchi sul tipo di ostia che desideri et voilà: il mio lavoro è più semplice e non ho bisogno di un tipo che le distribuisca al posto mio. Un’idea rivoluzionaria che migliorerà il mondo ecclesiastico dopo quella che ha avuto Papa Ciccio di far finta di essere usciti dal Medioevo”, chiude Don De Lasio.
Altre idee sono già in corso di sviluppo, assicura De Lasio: “Possiamo affittare le chiese anche per i rinfreschi dopo gli eventi come i matrimoni: ti sposi e mangi direttamente qui, tanto lo spazio c’è e si sta pure al fresco tra tutto questo bel marmo. Oppure il distributore di penitenze, che ogni cinque peccati gravi ti costringe ad abbonarti all’Avvenire. E per finire il mio desiderio più importante: una statua del santo patrono animata, da piazzare fuori la chiesa, per invogliare i fedeli ad entrare e sborsare un po’ di vile e cattivo denaro”, i sogni son desideri ma con queste menti per la Chiesa Cattolica si prevedono anni di grande splendore.
Davide Paolino (da un’idea di Lorenzo Dattis)