Roma – Le elezioni regionali abruzzesi si sono concluse con una netta affermazione di Marco Marsilio e della coalizione di centrodestra. Marsilio è il nuovo presidente della Regione e ha già annunciato che celebrerà la vittoria organizzando una grande festa al mare ma deve ancora decidere quale dei tre.
Gli abruzzesi di sinistra erano andati a votare con la convinzione di vincere sull’onda delle elezioni sarde. Il candidato sindaco Luciano D’Amico era talmente convinto dell’esito elettorale che nell’ultimo comizio ha detto solamente “Il vento è cambiato. Ciao” e poi, per una sorta di immedesimazione ha iniziato a parlare in dialetto sassarese.
Ma i primi segnali che le cose non sarebbero andate come in Sardegna si sono avuti proprio ai seggi elettorali, come racconta uno scrutatore: “Dalle cabine si sentivano voci sorprese, la gente diceva frasi come ‘Ah ma c’è pure Calenda?’, ‘Noooo anche Renzi! Beh allora frechete!’, ‘Il campo largo questa ceppa di cazzo’ e così via. A quel punto abbiamo capito che avrebbe vinto Marsilio”.
Molti quindi hanno dirottato il loro voto sul candidato di centrodestra, altri hanno preferito risultare astensionisti riconsegnando la scheda elettorale e intimando agli scrutatori di raschiare via il timbro dalla scheda elettorale.
Un risultato che rimette in discussione a sinistra il progetto di campo largo. Abbiamo cercato Carlo Calenda per un’impressione a caldo, ma non l’abbiamo trovato. Dal suo entourage ci hanno fatto sapere che era impegnato con Marsilio a scegliere su quale mare organizzare la festa.
Eddie Settembrini
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)