Aereoporto Charles De Gaulle (Parigi) – Nonostante le raccomandazioni farfugliate dal comandante in tre diverse lingue ed una vocina registrata che intimavano ai passeggeri del volo 1802-1885 di non accendere apparecchi elettronici fino a che l’aereo non fosse stato completamente fermo, Vittorio Ugo (31 anni) non ce l’ha fatta. Preso da un’irrefrenabile voglia di far sapere ai sui figli Quasimodo ed Esmeralda ed alla moglie Eugenia Dellacroce che il viaggio era andato perfettamente, ha acceso il cellulare rimuovendo la modalità “Aereo”.
Secondo quanto appreso dalle prime ricostruzioni effettuate grazie al recupero della scatola nera, il segnale sarebbe rimbalzato prima sulla torre di controllo e poi sugli strumenti dell’aereomobile Boeing 1818 Bug-Jargal, causando l’immediata attivazione di tutti i freni presenti sulle ruote del carrello e sulla ali del veicolo. L’aeroplano si è quindi ribaltato in avanti, sbalzando il povero Vittorio (che non aveva stretto la cintura come consigliato) dal seggiolino. Fortunatamente né l’uomo né gli altri passeggeri sono rimasti feriti gravemente.
“Questa vicenda si è conclusa bene – spiega il capitano dell’aereonautica francese Phoebus de Chateaupers – ma ci insegna che seguire le raccomandazioni che si sentono a bordo degli aerei prima, dopo e durante il volo può evitare delle tragedie. Ascoltate sempre le indicazioni. A parte quelle delle hostess con il salvagente: se vi trovate a quel punto sarete talmente fuori di testa che non riuscireste neppure a toccarvi il naso, figurarsi trovare un uscita d’emergenza…”.