Roma – Arrivano buone notizie sul fronte degli aiuti a famiglie e imprese, messe in ginocchio dalla crisi economica provocata dalla pandemia Covid. Il governo ha annunciato stamani di avere trovato 55 milioni di nuovi nomi da utilizzare per il prossimo imminente decreto. Dopo i comprensibili piccoli ritardi nel reperire la giusta formulazione (‘decreto aprile‘, ‘decreto maggio‘, ‘decreto rilancio‘), finalmente l’esecutivo ha raggiunto un numero sufficiente di denominazioni a copertura della manovra.
“Ci siamo impegnati giorno e notte per trovare le risorse sufficienti, cercando in ogni piega del dizionario Devoto Oli per arrivare alla poderosa quota di 55 milioni di espressioni utilizzabili – annuncia il responsabile della task force per l’emergenza linguistica Michele Andrelotto – e siamo fieri dell’ottimo risultato raggiunto. A dimostrazione che l’Italia è un paese in grado di rialzarsi anche quando sembra che manchino le parole”.
Alcune tra le voci individuate rappresentano l’eccellenza italiana nel paraculismo e mettono a frutto secoli di maestria artigiana nella confezione delle supercazzole: si va dal ‘decreto Godot’ al ‘decreto calende greche’, dal ‘decreto più mascherine per tutti’ al ‘decreto aspetta e spera Italia’, dal ‘decreto rialzati Italia’ al ‘decreto spicca il salto Italia’, fino al ‘decreto vola più in alto del cielo e schiaccia quella cazzo di palla a canestro in faccia a Dio Italia’.
“Nel cercare affannosamente le giuste espressioni – aggiunge Andrelotto – abbiamo tenuto conto dell’esperienza maturata in questi mesi, grazie al ‘decreto aprile’ siamo potuti giungere ai ‘decreto aprile jr’, ‘decreto forza e coraggio dopo aprile arriva forse, ‘decreto tutti gli altri son trentuno’ e al ‘decreto il tempo è un’illusione’. Anche il ‘decreto rilancio’ è stato prezioso, grazie ad esso siamo giunti al ‘decreto buio e controbuio’ e al ‘decreto all-in’, con la sua variante iperrealista ‘decreto hole in’”.
Nella stesura dell’elenco non è mancata anche la solidarietà dei paesi stranieri, sopratutto la Cina, che ha donato al Belpaese numerose espressioni tratte dal proprio calendario, permettendoci di poter coniare il ‘decreto del topo’, ‘decreto della scimmia’, ‘decreto del dragone‘ e i puntualissimi ‘decreto del pipistrello’ e ‘decreto del pangolino’; mentre dagli Usa sono arrivati i ‘decreto siringhe di candeggina’ e ‘decreto con il potere del Sole vi curerò’.
Quanto alle coperture finanziarie del provvedimento, che per una incredibile coincidenza dovrebbero ammontare anch’esse a 55 milioni, ma di euro, Andrelotto mostra cautela: “Dobbiamo procedere passo dopo passo, risolvendo un problema per volta. L’urgenza era trovare i nomi, ma stiamo già pensando ad un prossimo decreto, in cui si potrà cominciare a parlare di stanziamenti economici, potremo chiamarlo ‘decreto giugno’ o ‘decreto luglio’, ma non abbiamo ancora ben chiaro di che anno”.
Gianni Zoccheddu