Il 2016 continua a confermarsi come uno degli anni più catastrofici della storia dell’umanità, al pari del 1348 con il diffondersi della peste nera, del 1492 con la scoperta dell’America, del 1915 e il 1939 con l’inizio delle due guerre mondiali e del 1994, quando Baggio sbagliò il rigore decisivo contro il Brasile.
Negli ultimi mesi sono, infatti, davvero tante le star che ci hanno lasciato, ma oltre alla loro perdita, milioni di internauti in tutto il mondo devono ora far fronte a due drammatiche sciagure in grado di minarne definitivamente la già precaria condizione psichica: la vittoria dell’Oscar come miglior attore da parte di Leonardo DiCaprio e il rientro del marò Salvatore Girone, per il quale si temeva che l’India potesse ormai godere dell’usufrutto come bene mobile, se l’Italia non lo avesse reclamato.
Il premio cinematografico conquistato dall’attore americano ha reso improvvisamente inutilizzabili miliardi di gif e di meme che lo sbertucciavano, lasciando nella più profonda costernazione nutriti manipoli di grafici improvvisati e sedicenti buontemponi sparsi su ogni angolo del globo, ma ancor più devastanti si annunciano gli effetti del ritorno del fuciliere prodigo, per innumerevoli utenti di Facebook.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha esitato a lanciare l’allarme: “Impossibile prevedere gli effetti che la notizia di Girone potrà avere sulle migliaia e migliaia di persone che, nella difficoltà di argomentare una tesi in modo fondato e razionale, chiudevano ogni discussione con un perentorio ‘E allora i marò?!’. Si rischia in brevissimo tempo una catastrofe umanitaria di proporzioni bibliche”.
In tutto il pianeta è già partita la campagna #SaveSerialCommenters, in Italia il ministro della Salute Lorenzin ha assicurato che verranno attivate delle speciali linee telefoniche, tramite le quali gli utenti ora rimasti senza risposte e commenti nei social network potranno parlare con psicologi professionisti e titolisti de Il Giornale.
Il premier Renzi comunque rassicura “Si tratta solo di pazientare qualche mese, il tempo di vincere il referendum di ottobre, che con i marò c’entra una sega ma si sa come sono fatti gli italiani, e poi uno se non tutti e due i marò verranno rispediti in India. Anzi, sapete che vi dico? Ce ne aggiungo pure un altro paio, per ripagare gli amici indiani dell’ospitalità concessa ai nostri fucilieri”.
Nel frattempo Selvaggia Lucarelli, Povia, Fiorello, Gasparri, Sgarbi e altri illuminati guru dei social network invitano gli orfani del rassicurante mantra ‘ealloraimaroiano‘ a tenere sempre puliti e funzionanti i tasti E,A,L,O,R,F,I,B e ? per ripiegare sulla sua frase gemella, almeno fino a che gli onnipresenti Comunisti non riscriveranno i libri di Storia.
Augusto Rasori