KHARTUM – Tantissime persone da tutto il mondo, gente comune e vip, negli ultimi giorni hanno aderito alla campagna “Salviamo Huaihemm”, il giovane sudanese condannato a morte per il suo nome. I saggi della sua tribù si sono riuniti in consiglio e consultando la Shari’a gli hanno saggiamente consigliato una doccia di sassi di quelle che non puoi rifiutare. Così Huaiheem Siei, 22 anni, allevatore di punteruoli rossi, è stato condannato alla lapidazione a causa di una blasfema assonanza del suo nome con un brano dei Village People, giudicata immorale quanto i Village People.
Le pressioni esercitate tramite i media internazionali, e Jovanotti che ha impugnato la chitarra, avevano convinto le autorità locali a convertire la pena di morte in 99 colpi di frusta in pubblico. Ma al sesto tamponamento di fila la sua Renault 14 non ha retto, e ora si sta riconsiderando la lapidazione.
Non lasciamolo solo!
Vittorio Lattanzi