Menlo Park (CA) – “Non c’è nulla cui la gente tenga di più del proteggere la propria privacy.. a parte violare quella degli altri”.
È con questa filosofia che Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, proprietario di Messenger, lancia la nuova versione dell’applicazione di scambio di messaggi. Applicazione che ha fatto molto discutere quando è diventata obbligatoria sugli smartphone, per poter continuare a scambiarsi messaggi sul celebre social, e che ha scatenato commenti e reazioni di tutti i tenori, da “È un’applicazione fantastica! Mi ha cambiato la vita!” Zuck ’84, a “’Ste cazzo di foto saltano fuori quando meno dovrebbero! Cribbio! Francesca, la mia fidanzata, mi ha chiesto chi era ‘sta ragazzina sul display e ho dovuto dire che era mia nonna da bambina! Fortuna che mia nonna è morta 50 anni fa e non può smentire!” SB ’36, fino a “Succhia batteria peggio di una mignotta di Chicago. Ora mando Michelle alla vostra sede a girare la chiave del quadro di tutte le vostre auto e se dite che così consuma batteria senza motivo vi risponderà ‘Proprio come la vostra cazzo di applicazione!’ “BHO ’61.
Conscio della difficoltà di soddisfare un pubblico che ormai arriva a svariate centinaia di milioni di utenti, Zuckerberg aveva già in passato provato diverse vie nella chat di Facebook, dal rendere la propria situazione online visibile a tutti gli amici al renderla visibile solo ad alcuni, fino al concedere la possibilità di realizzare liste diverse con privilegi di privacy differenti: “Genitori” (quella con meno privilegi), “Conoscenti“, “Amici”, “Trombamici”, “Marito di Alessandra Mussolini“.
Ora però, dopo la possibilità di tracciare gli spostamenti dei nostri amici tramite l’applicazione, Zuck è sicuro che la nuova versione di Messenger conquisterà tutti. Del resto, basta osservare le dinamiche attuali in chat. La prima cosa che facciamo è controllare quando la persona che ci interessa si è connessa l’ultima volta e se vediamo che era attiva solo un minuto prima iniziamo a tempestarla di messaggi del tipo “Ci sei, amore?“, “Lo so che sei lì, tesoro!“, “Mi rispondi, deficiente?!“, “Minchia! Ti faccio ammazzare da dei rumeni che conosco! Il tuo corpo non verrà mai più ritrovato, testa di cazzo!“. E tutto nell’arco di 40 secondi!
Zuckerberg non ha dubbi: “È bello vedere che la nostra ragazza, o il nostro ragazzo, ci scrive ma è insito nell’animo umano essere malpensante e quindi è più importante sapere se chi ci sta digitando parole romantiche non si stia, invece, allo stesso tempo toccando mentre chatta con qualche altra persona. La mente umana è disturbata, e ve lo dice uno che gira in ciabatte all’aperto pure d’inverno”.
Ad ogni modo, il successo assicurato di questa novità non spingerà di certo il gigante californiano a trascurare l’altra grande freccia al proprio arco. Ovviamente ci riferiamo a Whatsapp, altro servizio per il quale è pronta una rivoluzionaria innovazione atta a soddisfare, una volta di più, ogni morbosità: dopo la doppia spunta blu che mostra che i vostri messaggi sono stati visualizzati dal destinatario, arriverà la doppia spunta rossa per indicarci che sì, il messaggio è stato visualizzato, ma che l’altra persona non può rispondervi perché sta scopando con il vostro migliore amico.
Augusto Rasori