Bologna – Sta riscuotendo un grandissimo successo nei primi giorni di programmazione Radio Umarell, la prima emittente pensata per gli anziani, con dirette in esclusiva da tutti i principali cantieri d’Italia.
L’idea della radio è venuta a Bruno Iori, deejay in pensione, che come quasi tutti gli anziani del quartiere da anni si reca quotidianamente a guardare i cantieri della città, per commentare i lavori in corso con gli amici. Il suo principale compagno di merende edili, Ivan Benassi, si era dovuto sottoporre a un intervento all’anca, con l’impianto di una protesi in titanio, così per qualche mese non avrebbe potuto recarsi sui cantieri, con conseguente inevitabile depressione.
A quel punto lo Iori, per risollevare il vecchio amico, ha pensato: “Sarebbe bellissimo se ci fosse una radio che trasmette ogni giorno in diretta i dettagli dell’avanzamento dei lavori, così anche a chi non può affrontare la trasferta sembrerebbe di stare in cantiere!”. Detto fatto, lo Iori ha contattato le sue vecchie conoscenze dell’ambiente radiofonico e con il loro aiuto ha allestito in tempo record Radio Umarell, la prima radio con le dirette dai cantieri. A decine di anziani è stato assegnato un telefonino ad accesso semplificato con cui si sono trasformati in straordinari radiocronisti: i migliori riconoscono gli operai da come impastano il cemento o muovono la ruspa e i clandestini non assicurati da come urlano quando cadono dai ponteggi, e riescono persino a dire chi è il direttore del cantiere da come posiziona le impalcature.
La radio ha avuto da subito un successo straordinario e inaspettato, con trasmissioni cult come Tutto il cantiere minuto per minuto, 90º Mese – in cui si analizzano i ritardi delle opere che dovevano durare meno di un anno – e Diretta Ponteggio. Il boom della radio ha attirato numerosi inserzionisti pubblicitari, che sono disposti a pagare profumatamente per reclamizzare dentiere, pannoloni e rimedi per la prostata e si vocifera addirittura che Silvio Berlusconi, con il suo fiuto per gli affari, stia pensando di lanciare in grande stile Tele Umarell tra le reti Mediaset, anche se c’è il rischio che nessuno si accorga della differenza con Rete Quattro.
Andrea Michielotto