MILANO – Mai tornare a casa prima dal lavoro senza avvisare. È una lezione che il protagonista della nostra storia, il 42enne Alfio Cervo, ha imparato sulla sua pelle. Un pomeriggio di due anni fa, infatti, rientrò in anticipo dal lavoro (insegnava matematica in una scuola di ballo) e trovò la moglie a letto con un altro uomo. A questo fatto seguirono le classiche fasi di elaborazione del tradimento: pianto, bestemmia, alcolismo, pugni alle prostitute, alcolismo e, finalmente, odio incondizionato verso il genere femminile.
Nei mesi successivi alla scoperta, Alfio Cervo non fece altro che pensare a un modo per vendicarsi della moglie. Affrontare il suo nuovo compagno era troppo pericoloso (aveva dei bicipiti grossi quanto una cazzata di Salvini) e sfigurarli con l’acido l’avrebbe fatto finire in galera. Poi l’illuminazione. La soluzione, come succede spesso, ce l’aveva sempre avuta sotto il naso: sarebbe bastato diventare gay e scoparsi l’amante della moglie. A quel punto, però, gli si pose un altro problema: come smettere di essere etero? Provò con tutti i metodi conosciuti, ma nessuno sembrava funzionare: dapprima seguì i rimedi della nonna (trattenere il fiato per 20/25 minuti, bere un bicchiere di latte e sperma prima di andare a dormire, diventare un pompiere), poi passò a metodi più moderni (guardare ore di pattinaggio artistico, ascoltare “Papa don’t preach” di Madonna, farsi adottare da una coppia di gay, masturbarsi pensando a Daria Bignardi). Poi l’illuminazione: bastava ascoltare “Luca era gay” di Povia al contrario. E, come previsto da Alfio, la cosa funzionò a meraviglia. Dopo un ascolto si depilò le gambe, dopo dieci fece il suo primo pompino e dopo venti venne massacrato di botte da 80 militanti di Forza Nuova. In quel momento capì che finalmente ce l’aveva fatta: era diventato gay, e ironicamente doveva tutto a un cantante che aveva dedicato la sua vita alla guarigione degli omosessuali (se non credete che sia possibile è perché, citando testualmente le sue parole, “siete delle fottute checche con le orecchie tappate da due cazzi”).
Questo ci porta ad oggi. O, più precisamente a due settimane fa, quando la fortuna ha sorriso ad Alfio. Infatti, dopo mesi passati a pensare a come convincere l’amante della moglie ad andare a letto con lui, mentre tornava a casa dal suo nuovo lavoro (insegna il tango in una scuola di matematica) lo vide con l’auto in panne sul ciglio della strada, si fermò e gli offrì un passaggio fino a casa. Il suo acerrimo rivale accettò, non riconoscendo Alfio per via delle sue sopracciglia curatissime. In macchina la radio suonò ininterrottamente “Luca era gay” al contrario e quando arrivarono davanti alla casa che un tempo era di Alfio, i due uomini stavano già limonando voracemente. Poi, arrivati in camera, cominciarono a fare una cosa che offese moltissimo tutti gli dei che li stavano guardando. E proprio in questo momento si è consumata la vendetta di Alfio: la moglie, rientrando prima dal lavoro, li ha colti sul fatto ed è scappata in lacrime, meditando di vendicarsi del suo amante scopandosi l’ex marito dopo averlo fatto tornare etero. Per riportarlo sulla retta via, Povia ha acconsentito a registrare due brani inediti dall’immenso potere curativo: il singolo “Esci dall’euro e torna alla lira”, e il suo lato b “Esci dalla lira e torna al sesterzio”.
Davide Rossi