Biancavilla – Violenza, organizzazione di incontri clandestini, somministrazione di stupefacenti, minacce e aggressioni ai Digimon. Sono solo alcuni dei capi d’accusa che pendono sulla testa di Ash Ketchum, il “ragazzo col berretto” dei Pokémon.
Ash è considerato dagli inquirenti l’inventore e leader di un’organizzazione dedita alla barbara pratica dell’allevamento intensivo e dei combattimenti tra Pokémon. Nonostante sia ormai 35enne il criminale si veste ancora come se ne avesse dodici e cerca di giustificare la sua condotta palesando improbabili e infantili giustificazioni: “A loro piace combattere, è come se fosse tutto un gioco, non sentono dolore. Anche quando si elettrificano, si incendiano, si annegano e si buttano vicendevolmente la testa nel water stanno solo giocando, fa parte del loro modo di conoscersi. Certo, magari qualche volta picchiandosi per vincere un torneo può essere successo che sono morti un centinaio di animaletti, ma non è stato voluto. Sono solo loro che vogliono la vittoria in quegli scontri di supremazia molto più di noi allenatori: è la legge della giungla”.
Ash, che come attenuante recita la sua storia di bambino abbandonato negli anni della pubertà, cerca poi di guadagnarsi almeno i domiciliari sparando a zero sui suoi compagni d’avventura: “Brok è un drogato di topa senza recupero. Spende tutti i soldi che gioca sui tornei per cercare di portarsi a letto le infermiere di mezzo mondo, che, per via di quella malattia che gli impedisce di avere gli occhi, lui le immagina tutte uguali: una generazione di gemelle che fanno lo stesso mestiere. In realtà è una sua visione distorta della realtà: memorabile fu qualche tempo fa quando andammo a BrunaSpina e cercò di concupire l’infermiera del posto: un trans siberiano di cinquantadue anni. È stata l’unica sua conquista da quando lo conosco”.
“Di Amy non posso dire nulla, – aggiunge Ketchum – a parte il fatto che è una puttana di prima categoria: si finge pure lei adolescente, con quella pettinatura che era già fuori moda nel ’96, ma quando fa pompini dimostra tutta la sua esperienza raccolta in 20 anni di carriera”, termina mentre viene portato via dagli agenti.
Una vicenda oscura, che avrà pesanti ripercussioni, un caso che non sarebbe nemmeno venuto a galla senza la denuncia formale del PETA, corroborata dalla testimonianza del del dottor Chu Pika, compagno d’avventure di Ash e forse persino complice, in questi venti anni. Chu, dal canto suo, respinge tutte le accuse ma ammette di aver accompagnato Ketchum di sua volontà solo per assicurarsi un trattamento migliore rispetto alla sorte toccata i suoi compagni pokemon. Chu poteva avere cibo, acqua, e persino un alloggio normale invece dell’angusta sfera dove venivano rintanati gli altri animali, ma anche lui come tutti sognava la libertà che ora, forse, potrà raggiungere mettendo da parte tutta questa triste storia, per dedicarsi al suo sogno: realizzare un centro di rifugio per tamagotchi abbandonati.
Davide Paolino