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AstraZeneca, Repubblica rincara la dose: “Fiale avanzate andranno in Texas per le iniezioni letali”

AUSTIN, TEXAS – Le fiale rifiutate di vaccino AstraZeneca sarebbero già pronte per essere inviate oltreoceano, destinazione Texas, Stati Uniti. L’idea, rivelata dal quotidiano La Repubblica, sarebbe venuta al Generale Francesco Paolo Figliuolo, recentemente persuaso della letalità dei vaccini della casa farmaceutica anglo-svedese dal suo comitato scientifico di riferimento, composto da giornalisti di Repubblica.

Figliuolo, da poco nominato Commissario per l’emergenza Covid, fa parte del gruppo Whatsapp “Pro-Death” in cui è stato inserito da Putin. Nella chat, che conta tra i suoi membri Kim Jong-Un, Erdogan e Fedez, qualche giorno fa si discuteva appunto della necessità del Texas di rinnovare il parco veleni utilizzato nelle condanne a morte.

L’FBE (Federal Bureau of Execution), l’agenzia governativa americana per le esecuzioni capitali con sede in un mattatoio di Travis, Texas, sta esaminando la proposta italiana che potrebbe essere molto conveniente soprattutto perché ultimamente sono diventati costosissimi il cloruro di potassio e le granate endovena.

“Però non sappiamo ancora se il vaccino AstraZeneca sia micidiale al punto giusto. Voglio dire, gli insegnanti, gli operatori sanitari… sono pappemolli rispetto ai fieri galeotti made in America… Tuttavia, stando al vero bugiardino del vaccino, che possediamo solo noi e Heather Parisi, sembrerebbe che sia abbastanza mortale, ma dobbiamo esserne sicuri” ha dichiarato il presidente dell’FBE Leather Fauci.

“E poi c’è il problema del ciclo della morte che per ora prevede due somministrazioni: non possiamo tenere gli spettatori dell’esecuzione in quella sala per dieci settimane in attesa della seconda dose! Forse aspettiamo quello Johnson&Johnson, che verrà approvato tra poco ed è monodose. Stiamo effettuando una valutazione a scopo cautelativo che si concluderà giovedì” ha aggiunto Fauci.

Sull’offerta del Generale Figliuolo non si è ancora pronunciato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha dichiarato: “L’iniziativa del Generale è interessante, la sto analizzando attentamente e con estremo senso di responsabilità, tra poco terminerò le mie riflessioni, nel momento in cui la Germania mi dirà cosa ne devo pensare”.

Già dichiaratamente favorevole, invece, il Premier Mario Draghi, secondo il quale “con quello che ricaviamo riciclando le dosi AstraZeneca come siero assassino, ordiniamo altre dosi di Pfizer e ci restano abbastanza soldi per comprarci delle dune buggy”.

Non mancano tuttavia le posizioni critiche. In primis, l’opinione pubblica italiana potrebbe essere sfavorevole all’indiretto sostegno di una pratica come la pena di morte, che in Italia è stata in vigore fino al 1889 nel codice penale, fu reintrodotta sotto il fascismo dal 1926 al 1947, è rimasta fino al 1994 nel Codice Penale Militare di Guerra quando fu abolita da una legge, e fino al 2007 nella Costituzione quando fu rimossa definitivamente dal Codacons.

Aperte proteste anche da parte dell’associazione “Nessuno tocchi il vaccino”. La ONG italiana NoVax, sorta in seguito alle recenti controversie sugli effetti collaterali dei vaccini, ha infatti criticato aspramente questa scelta, definendo la somministrazione del vaccino AstraZeneca ai condannati a morte “un disumano eccesso di crudeltà. Le nostre coscienze si macchieranno di questo delitto, e per smacchiarle serviranno tantissime bacche di Goji”.

Intanto, dopo le ultime sospensioni a carico di AstraZeneca da parte di molti paesi europei, la psicosi vaccino dilaga, soprattutto in Italia, dove per precauzione la gente ha anche smesso di comprare il dentifricio AZ.

Stefano Pisani

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