Unire l’utile al dilettevole. Per ovviare al calo dei donatori, AVIS ha promosso un’iniziativa che, dicono i vertici dell’Associazione, darà molteplici benefici.
L’accordo con gli Enti preposti alla raccolta differenziata prevede la possibilità di riciclare gli assorbenti usati per fare in modo di avere una base mensile certa di sangue sempre a disposizione per chi abbia bisogno di trasfusioni o terapie correlate. L’idea è stata partorita da una donatrice, che vuole rimanere anonima (ma che ci ha autorizzato a rivelare il suo gruppo sanguigno: 0+), che si è domandata perchè buttare via un bene così prezioso quando si poteva usare per incrementare la disponibilità di liquido ematico a scopo terapeutico.
Le procedure, dalle prime indiscrezioni, saranno molto semplici. Ogni donna riceverà a casa un comodo kit composto da 12 fialette (1 per ogni mese) nelle quali verrà versato ciò che resta nell’assorbente.
Questo dovrà essere “spremuto” con forza, così da non lasciare residui, e sulla fialetta dovrà essere apposta un’etichetta con il gruppo sanguigno. A fine mese gli incaricati AVIS provvederanno al ritiro del materiale direttamente presso i domicili delle donatrici il quale, a sua volta, verrà inviato nei centri di smistamento.
In alternativa, le donatrici potranno inviare i loro assorbenti usati in busta chiusa preaffrancata direttamente ai centri AVIS, in cui dei volontari si occuperanno direttamente della spremitura.
“Si apre una nuova era delle donazioni”, dice il Presidente dell’AVIS (gruppo sanguigno B+), “siamo certi che così saremo in grado di soddisfare l’intero fabbisogno di sangue del Paese. Alla faccia di quegli sfigati della FIDAS”.
Ma dal canto loro, gli eterni rivali della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue non sono rimasti con le mani in mano. Una fonte interna (gruppo sanguigno AB -) ha rivelato che l’organizzazione starebbe già lavorando alla raccolta delle mooncup.
Marco Scotti