Porto Sant’Elpidio – Come tutti gli amanti dell’arte e dei paesaggi naturali sanno, l’amena cittadina marchigiana di Porto Sant’Elpidio è da sempre all’avanguardia per quanto riguarda l’offerta nel nevralgico settore dello svago sessuale maschile, sebbene non siano mancati sporadici momenti di difficoltà che hanno rischiato di minare la reputazione di disponibilità illimitata di mercimonio trombereccio, 7 giorni su 7, H24, sulla rinomata Statale 16, vitale arteria che ha già suscitato l’interesse dell’Unesco e su cui l’Ufficio del Turismo Promiscuo ha investito nel corso degli anni parecchie risorse, a partire dal rinnovo del parco bidoni di lamiera per i falò invernali (ora recanti lo stemma comunale), fino alla creazione di un app con le indicazioni delle zone in cui infrattarsi a seconda del traffico. Si veda, ad esempio, il recente caso, per fortuna prontamente rientrato, del turista croato che impossibilitato a consumare un atto sessuale fugace con una delle operatrici preposte, poiché erano falcidiate dall’influenza, si è visto rivolgere le scuse ufficiali da parte dell’amministrazione comunale elpidiense, la quale ha comunque dimostrato grande attenzione anche fuori dai propri confini, recependo l’idea di un illuminato comune della Padania che ha affidato alle prostitute nientemeno che la gestione degli autovelox.
Ora, però, il sindaco Agogno Meretrici si trova a dover nuovamente intervenire, dopo che si è verificato l’ennesimo spiacevole contenzioso tra lucciola e utilizzatore finale riguardo al prezzo della prestazione erogata dalla ragazza (il cliente riteneva che per 20 euro, oltre a un rapporto orale gli spettasse anche un cambio d’olio), ultima di una serie di liti nate per motivi analoghi e che si teme possano pregiudicare una voce così importante nel bilancio cittadino.
Dopo un’accesa discussione all’interno della maggioranza, in cui si sono scontrate le posizioni più disparate, tra chi proponeva di introdurre l’obbligo per le prostitute di accettare i bit coin (per la gioia di tutti i nerd della costa adriatica), altri che insistevano per introdurre una tessera fedeltà, con un rapporto anale in regalo ogni dieci tradizionali, e altri ancora che per adeguare la città ai tempi moderni suggerivano la promozione di un servizio stile Bla Bla Car, con la creazione di un sito internet su cui mettere a disposizione la propria auto per andare a chiavare (titolo provvisorio dell’iniziativa Blow Blow Car), ancora una volta ha comunque prevalso il buon senso e si è deciso di optare per l’introduzione di un prezziario del tutto simile a quelli già utilizzati dalle compagnie petrolifere e su cui saranno riportati in modo chiaro e inequivocabile i costi al cliente delle prestazioni offerte. Tali listini andranno quindi ad affiancarsi a quelli “tradizionali” in tutte le stazioni di benzina della statale nel tratto cittadino.
Meretrici si mostra apertamente orgoglioso dell’operazione, specialmente ora che, grazie ad un concorso lanciato nelle scuole medie elpidiensi, essa ha trovato anche un nome: “Trova la tua pompa preferita!“
Augusto Rasori