CITTA’ DEL VATICANO (vietata ai minori di 18 anni) – Tafferugli e disordini durante l’ultimo Angelus di Papa Francesco. Gli scontri sono scoppiati proprio sotto il balcone del pontefice e hanno visto coinvolte le due più importanti fazioni dei papaboys: i ratzingeriani e bergoglioni.
La prima ad aggredire sarebbe stata la frangia più violenta dei papaboys del Vaticano nord, gli ultrà di Ratzinger, che hanno intonato un coro palesemente offensivo: “Un solo Ratzy! Un solo Papa! Bergoglio poba! Bergoglio poba!”, verso i papaboys del Vaticano sud, gli irriducibili di Bergoglio. Le due fazioni hanno così iniziato a urlarsi contro preghiere e penitenze. Il duello verbale è degenerato quando i ratzingeriani più violenti hanno iniziato a lanciare crocifissi, rosari e breviari di messe in latino verso la fazione opposta. I bergoglioni hanno subito porto l’altra guancia beccandosene anche su quella, poi anche loro hanno iniziato a lanciare cestini per le offerte ai poveri, pezzi originali della croce di Gesù Cristo e statuette di San Francesco d’Assisi.
La rissa è stata sedata prima che si giungesse al contatto diretto, grazie all’intervento delle guardie svizzere, schierate in assetto antiscissioni.
Il bilancio è tutto sommato positivo: 25 santi, 30 beati e nessun aborto né matrimonio omosessuale.
Il Papa ha fortemente stigmatizzato l’episodio, apostrofando i facinorosi come: “Imbecilli che la domenica non sanno tenere le mani giunte in preghiera e si sfogano sugli spalti dello stadio di Dio, rovinando la Santa Partita agli altri“.