NAPOLI – Si intitola “Sulla scia di Pompei: nuova colata lavica” il nuovo progetto del Governo, custodito dalla soprintendenza di Napoli e dall’istituto di Igiene Mentale di Casoria. Con questa operazione Renzi rivendica il successo turistico di Pompei e rilancia i beni culturali coinvolgendo, nelle fasi iniziali, i paesi limitrofi.
Dai documenti è chiaro l’intento del Ministero dei Beni Culturali: al fine di ampliare l’offerta archeologica italiana si vuole indurre il Vesuvio a eruttare in maniera selettiva. “Mirando il flusso lavico”, riporta il Sovrintendente, “dovremmo essere in grado di colpire i paesi vicino Pompei, in modo tale da creare nuovi scavi e nuove attrazioni turistiche. Dopo due giorni di nubi ardenti e colate laviche predisposte dai nostri tecnici, partiranno i lavori per imbastire i nuovi scavi. Seguirà l’istituzione di biglietterie e guide turistiche che descriveranno la realtà storica prima della strage portata dall’eruzione, insomma la realtà di qualche settimana prima”.
L’operazione non ha sottovalutato alcune dolorose decisioni: si è scelto di non fare reclami nazionali altrimenti gli abitanti delle zone interessate potrebbero prendere giuste precauzioni o, peggio, decidere di fuggire per evitare di essere ricoperti dal manto di lava. “Occorre un livello minimo di tragicità, solo così i visitatori potranno godere del grande spettacolo archeologico che stiamo prospettando”. “Se tutto andrà come ci aspettiamo” – continua il Sovrintendente – “doneremo nuovi posti di lavoro a operai, archeologi e guide turistiche. Verrà inoltre ripristinata l’allegria e la voglia di vivere pur lavorando nel settore dei beni culturali in Italia”.