Milano – Per anni abbiamo pensato che il pericolo maggiore per la pace mondiale fosse da individuare negli scambi fallici su Twitter tra Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America, e Kim Jong-un, sex symbol e nel tempo libero dittatore della Corea del Nord. Invece era da ricercare in un parcheggio di un supermercato, in cui è scoppiata la più grossa crisi che ha portato all’inizio della terza guerra mondiale.
I fatti: il celebre medico e influencer Roberto Burioni, noto anti-antivaccinista e universalmente conosciuto sul web per le sue risposte argute contro chi mette in dubbio i prodigi della scienza e gli scudetti della Lazio, stava parcheggiando nel retro di un EuroSpin di Cinisello Balsamo per comprare un litro di latte vaccino (ah ah ah n.d.r.) che sarebbe servito urgentemente a casa per la colazione della piccola figlia del virologo.
Il supermercato, pur essendo aperto da pochi minuti, era già stracolmo di persone in attesa di entrare per approfittare della nuova promozione “Compra adesso e paga quando l’Inter vincerà un trofeo”, che aveva ingolosito tutti gli abitanti del posto e non.
Burioni, alla vista di un solo parcheggio disponibile, avrebbe sgasato con entusiasmo e si sarebbe fiondato su quel posto, noncurante del fatto che ci fosse un’altra vettura più vicina che aveva pazientemente atteso che il posto si liberasse. E in quella macchina, al posto del passeggero – dato che non è in possesso della patente di guida – c’era Enrico Mentana.
Il direttore del TGLa7 sarebbe uscito dall’auto in preda al sacro fervore e, appena notato che il suo rivale era Burioni, avrebbe iniziato a scrivere parole di puro astio sul suo smartphone per poi inviargliele corredate di emoticon decisamente arrabbiate. La discussione si è svolta – tra lo stupore dei presenti – senza emettere alcun suono, via Facebook. I due, inoltre, erano in attesa che qualcuno facesse uno screenshot sulle loro pagine fan per elevarli ancora di più allo status di “Blastatori seriali del web”.
Questo è il dialogo che i due hanno avuto:
“Lei si deve vergognare: è un medico ma non ha nessun rispetto per la vita umana dei direttori dei TG”, esordisce Mentana.
“Si vergogni lei, che non sa nemmeno portare una macchina, come può condurre un telegiornale?”, risponde Burioni.
“Dobbiamo pensare a questo Paese e alle macchine che rubano i posti di lavoro, intanto lei ha rubato il mio parcheggio che avevo diligentemente prenotato con la mia presenza”.
“Questo è ciò che dice Lei che non ha nessun titolo in parcheggiologia applicata, cosa di cui io invece mi fregio”.
“E se le facessi io un fregio proprio qui sulla portiera?”, minaccia Mentana inserendo l’emoticon di un coltellino.
“La prenderei come una dichiarazione di guerra che puntualmente debellerei come il vaiolo”, controbatte Burioni inserendo l’emoticon di una siringa.
“E io me ne frego”, afferma Mentana automaledicendosi per la dichiarazione e rigando la portiera della macchina.
A quel punto Burioni, con un ghigno stampato sul viso, avrebbe tirato fuori dalla valigetta una maglia di Poborsky ricordando a Mentana, e a tutti gli interisti presenti, il famoso 5 Maggio 2002 che ancora oggi provoca pianti e depressione a tutti i tifosi nerazzurri. Mentana avrebbe preso la provocazione con assoluto garbo: “Io sono quello che ti romperà il culo a calci”. David Puente, chiamato per l’occasione, avrebbe persino legittimato la dichiarazione: “Sì, è vero Dottor Burioni: lo farà”. E da lì è scaturita la rissa che non è ancora terminata ed è degenerata nella terza guerra mondiale che vede ora contrapporsi i Mentalisti e i Buriosi, due armate che se le stanno dando di santa ragione, ma solo online, a colpi di blast a ripetizione.
“Dalle nostre analisi la guerra finirà solo con l’intervento di un paciere, un nemico comune, magari un terzo blastatore seriale che possa convogliare l’odio scaturito dal loro incontro e fare fronte comune, il problema è solo sapere chi. Chi può essere il nemico più grande esistente in questo momento sulla Terra che possa fermare questa spirale di devastazione online?”, si interroga Achille Campaniello, famoso youtuber conosciutissimo per i suoi video in cui, indossando un camice da medico pur non avendo una laurea, insegna ai suoi follower a praticare operazioni su tutti i membri della famiglia, consenzienti o meno.
“Né Fedez, né la Ferragni sono riusciti a bloccare quest’ondata di odio online, anzi, hanno persino divorziato per aggiungersi alle due armate contrapposte. Stiamo ancora ora cercando di capire chi possa salvare l’umanità ma non abbiamo ancora individuato il giusto personaggio”.
La conferma arriva da David Puente: “È vero: non abbiamo ancora individuato il giusto personaggio. Ma nel frattempo potete allietarvi con dei simpatici screenshot che faccio sui miei profili social”. Dopo questa dichiarazione sia Mentana che Burioni hanno commentato la foto del debunker invitandolo a fare il suo lavoro invece di cercare di diventare un blastatore professionista, cosa che evidentemente non gli riesce. I due contendenti, pubblicando nello stesso istante, si sono trovati in accordo su questo punto e si sono messi un “like” a vicenda che è stato il tassello iniziale per la dichiarazione di pace tra le due armate.
“Tutto è bene ciò che finisce bene”, ha poi scritto Mentana sul suo Facebook, anche se, dopo qualche minuto, è comparsa come commento una foto della maglia di Poborsky a firma di un account fake dal nome Borberto Rurioni. La polizia postale sta indagando in modo da bloccare sul nascere l’inizio di una nuova faida che porterebbe sicuramente alla distruzione di internet così come lo conosciamo.
Davide Paolino