Roma – Alla chiusura obbligatoria durante le domeniche e i giorni festivi minacciata da Di Maio, i centri commerciali, outlet e supermercati potrebbero rispondere con una trovata bizzarra e pittoresca, consacrando l’intero edificio o parte di esso come chiesa. Il Vaticano sarebbe ben felice di incrementare il numero di luoghi sacri sparsi in tutto il territorio, aumentando la propria visibilità e coinvolgendo durante le messe molte più persone comuni, stiano esse comprando un paio di scarpe oppure in fila per vedere i prodigi di un nuovo iPhone.
La regola perché venga consacrato un luogo è che questo possegga almeno un altare, problema facilmente risolvibile costruendone uno in cima alle scale mobili, facendo in modo che il crocefisso sovrasti imponente l’ampio salone sottostante.
I corridoi verranno corredati di immagini e statue di santi. Secondo gli accordi ogni immagine sacra potrà essere affittata da uno dei negozi del centro, in modo tale da poter apporre il proprio nome all’interno del quadro o sotto una scultura. Non sarà affatto strano dunque vedere l’effige di un Cristo con ai piedi un paio di Saucony oppure la statua di una Madonna tenere in collo una borsa O bag.
Al posto dell’incenso potrebbero essere utilizzati nuovi profumi appena lanciati sul mercato, ma la Chiesa pretenderebbe comunque la vaporizzazione in aria invece che sui polsi dei credenti, come invece vorrebbero le profumerie.
Le zone relax verranno sostituite da dei confessionali. I mariti pieni di borse della spesa in attesa che la moglie scelga il suo vestito potranno sedersi nella cabina di legno all’interno o all’esterno del negozio ingannando l’attesa confessando i propri peccati.
Non è prevista al momento nessuna costruzione di campanili, ma l’inizio della messa verrà comunque annunciato dal negozio di elettronica presente all’interno del Centro che sparerà ad alto volume dalle casse Bose i rintocchi delle campane.
Durante i matrimoni sarà possibile affittare come sala per rinfresco uno dei tanti esercizi di ristorazione presenti, mentre durante i funerali i centri commerciali più grandi metteranno a disposizione un trenino elettrico, utilizzato solitamente per i bambini, per agevolare il trasporto della salma durante la processione verso il camposanto.
Secondo gli accordi, infine, i sacerdoti in attesa di officiare messa potranno essere utilizzati dai negozi come servizio d’ordine.
Ovviamente la fusione fra il mondo religioso e quello consumistico potrebbe avvenire diversamente in ogni centro, outlet o supermercato a seconda della struttura (al chiuso o all’aperto) e del tipo di esercizio (Ikea ad esempio starebbe studiando altri tipo di collaborazione, dalle bare alle acquasantiere montabili). Nessuno può dire se l’impavido Di Maio proseguirà la sua lotta a fianco dei lavoratori anche spostando la mira contro la Chiesa, ma i più ottimisti pensano che il popolo rimarrà a fianco del Ministro confidando nel fatto che la maggior parte degli italiani rimarrà a casa comodamente seduta sul divano facendo acquisti su Amazon mentre è sintonizzato su Rai Uno a guardarsi la Santa Messa.
Andrea Bonechi