CITTÀ DEL VATICANO – Da ben 48 ore, tutto tace Oltretevere. Non solo non ci sono commenti di Cardinali, ma non perviene neppure un rimbrotto di un Vescovo, una reprimenda di qualche curato, una profonda analisi di un seminarista. Nemmeno un cazziatone di una suora.
Preoccupati i vaticanisti, abituati a ben altri ritmi, e inquieti anche i politici cattolici, che senza indicazioni della Chiesa temono si possa prestare troppa attenzione alla loro effettiva condotta morale. A risentire dell’insolito silenzio vaticano sono soprattutto gli anticlericali irriducibili. Dice Delia Stramone, presidente dell’ALLANEMA (Associazione Laica Libertaria Anticlericale Noncredenti E Mai Adoranti): “Se taceranno, la gente non avrà più bisogno di chiederci di farli stare zitti!”
Più ottimisti i fedeli, il portavoce dell’Associazione Famiglie Cattoliche Riunite nella Fede, Nino Condolenti, è convinto che già all’udienza generale del mercoledì Benedetto XVI avrà modo di scagliarsi contro qualcosa o qualcuno: “Siamo certi che il Santo Padre non ci farà mancare la sua parola di divisione: insomma, ci sono tante cose da odiare, tante persone da discriminare!”.
Rosaria Greco