Milano (FI) – A chi non è mai capitato con un semplice “click” di trovarsi abbonato ad un odioso servizio a pagamento che in realtà non ha mai richiesto? Sono sempre più frequenti le pratiche commerciali scorrette messe in atto da affaristi senza scrupoli, spesso con la connivenza delle compagnie telefoniche che cedono dati personali senza un’espressa autorizzazione. Banner, pop-up, strategismo sentimentale, messaggi subliminali sono solo alcuni dei sistemi per mezzo dei quali viene estorto il consenso degli inermi utenti della rete che finiscono per ritrovarsi abbonati al bollettino meteorologico di Pozzuoli, all’oroscopo di tuo cugino o a sei mesi di pilates.
Ciò che è successo al signor Antoio Ejopago, però, ha dell’incredibile. Mentre con il suo smartphone navigava bellamente su un sito porno ellenico, sullo schermo è apparso un enorme riquadro con su scritto:
“Θέλετε να λαμβάνετε ένα μέρος του τεράστιου ελληνικού δημόσιου χρέους ;”
Seguita da due possibilità di scelta: “Αποδέχομαι” o “Άρνηση”
Ejopago, del tutto inconsapevole dell’oscuro significato che si celava dietro ai grafemi che incombevano sul suo dispositivo telefonico palmare e impaziente di proseguire la visione del video (interrotto proprio un momento prima dell’agnizione finale risolutiva) ha freneticamente tastato il suo affare per cercare di venirne fuori e poi ha anche cliccato sullo schermo dello smartphone.
A quel punto il faccione simpatico di Alexis Tsipras è apparso sul dispositivo con uno smagliante sorriso e “puf”, Ejopago non aveva più nemmeno bisogno di terminare la visione del filmato.
“In quel momento non ho dato troppo peso a quello che era successo – ci spiega il signor Ejopago – anche perché non ci avevo capito un accidente. Poi il giorno dopo ho trovato nella buchetta della posta una lunga lettera di Mario Draghi, di cui ho recepito ben poco, ma che si potrebbe sintetizzare così: “Complimenti, ti sei accaparrato un pezzettino del debito Greco. Ora ci devi un miliardo di euro, auguri”.
E a quel punto, come ha reagito?
“Ho pensato che si trattasse di uno scherzo o di una specie di imbroglio. Ormai non casco più in queste cose. Qualche mese fa mi aveva scritto un tale affermando di essere un lontano cugino di Bangkok chiedendomi un prestito di 10 mila euro perché era rimasto senza insulina da smerciare ai diabetici nel mercato nero ed aveva pensato di sintetizzarsela da solo. Mi ha promesso che mi avrebbe ripagato dei profitti che sarebbero piovuti in gran quantità perché, a suo dire, se lasci i diabetici senza insulina per qualche giorno diventano più pressanti dei tossici di meth. Convinto dalla sua buona fede, gli ho mandato i soldi, ma, indovinate? Non si è non fatto più sentire! Ci credereste? Chi abuserebbe in questo modo dei sentimenti parentali?”
Allora quand’è che ha capito che era tutto vero?
“Qualche settimana dopo, quando ho visto la Merkel che mi pignorava la casa.”
Mi permetta una domanda: perché proprio il porno greco?
“Scherza? I greci sono praticamente gli inventori della pornografia, con un’esperienza di migliaia di anni. Voglio dire: questi qui disegnavano immagini pornografiche pure sui vasi! E poi non hanno i nostri limiti mentali che sono dettati dal senso di colpa instillato dall’educazione giudaico-cristiana. La storia di Edipo ha più di 2500 anni: ho detto tutto…”
Sì, però, a dire il vero… Senta, tornando alla sua situazione: ha parlato di tutto questo con un avvocato?
“Sì certamente. Anche lui pensa che il porno greco sia il migliore del mondo.”
Giusto puntualizzarlo. Ma come pensa di comportarsi con il suo debito? Insomma, è una cosa legittima? Pagherà?
“Sembra che ci fossero tutte le carte in regola, a quanto pare. Il tutto faceva parte dell’accordo tra il leader del governo greco e la Troika. Praticamente il debito è stato interamente addossato a centosessanta “utenti”, un miliardo ciascuno.
Ma c’è una possibilità di salvezza: siamo stati tutti invitati ad un nuovo reality, ‘L’atollo degli indebitati‘. Il vincitore sarà dispensato dal proprio debito, grazie agli sponsor della trasmissione.”
E gli altri?
“Riceveranno come premio di consolazione un abbonamento vitalizio a ‘Tutte le foto più pucciose dei gattini del web'”.